San Rocco | |
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San Rocco, dipinto da Tomaso Pombioli | |
Pellegrino e taumaturgo | |
Nascita | Montpellier, 1345/1350 |
Morte | Voghera, notte tra il 15 e il 16 agosto 1376/1379 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 16 agosto |
Attributi | abito del pellegrino,[1] cappello,[2] bastone,[2] zucca[3] conchiglia,[2] segni della peste,[3] croce sul petto,[1] un cane a lato del santo e un angelo.[2] |
Patrono di | appestati, contagiati, emarginati, ammalati, viandanti e pellegrini, selciatori, invalidi, prigionieri, chirurghi, operatori sanitari, farmacisti, assicuratori, necrofori, volontari, cani, protettore delle ginocchia, delle articolazioni e del cinema |
Rocco di Montpellier, noto come san Rocco (Montpellier, 1345/1350 – Voghera, notte tra il 15 e il 16 agosto 1376/1379), è stato un pellegrino e taumaturgo francese, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e patrono di numerose città e paesi.
È il santo più invocato, dal Medioevo in poi, come protettore dal terribile flagello della peste, e la sua popolarità è tuttora ampiamente diffusa, tant'è che un recente studio ha individuato san Rocco come il secondo santo più invocato, dai cattolici europei, per ottenere la guarigione dalla COVID-19.[4] Il suo patronato si è progressivamente esteso al mondo contadino, agli animali, alle grandi catastrofi come i terremoti, alle epidemie e alle malattie gravissime; in senso più moderno, è un grande esempio di solidarietà umana e di carità cristiana, nel segno del volontariato.
Con il passare dei secoli è divenuto uno dei santi più conosciuti nel continente europeo e oltreoceano, tanto da essere il più rappresentato in assoluto sui santini,[5] ma è rimasto anche uno dei più misteriosi.[6]
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore CARTANTICA
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore VITAVOGHERA