Santo (dal latino sanctus, participio passato di sancīre)[1] è attributo di un essere, oggetto o manifestazione che si ritiene essere correlato alla divinità. Santità; condizione o qualità di chi o di ciò che è santo. Santità significa “purezza religiosa; sacralità”. Inoltre l’originale ebraico qòdhesh dà l’idea di qualcosa di separato, esclusivo o santificato a Dio, che è santo; indica la condizione di chi o di ciò che è riservato al servizio di Dio. Nelle Scritture Greche Cristiane i termini resi “santo” (hàgios) e “santità” (hagiasmòs [reso anche “santificazione”]; hagiòtes; hagiosỳne) pure denotano separazione per servire Dio; questi termini sono usati inoltre in riferimento alla santità come qualità di Dio e alla purezza o perfezione della condotta personale dell’individuo.
Nel significato moderno, il termine è utilizzato principalmente riferendosi a ciò che si ritiene inviolabile, in quanto consacrato da una legge spesso religiosa, oppure venerato, o considerato degno di rispetto. L'ortografia varia secondo le seguenti regole: al maschile singolare si tronca in san davanti a consonante diversa da s impura, davanti a un gruppo consonantico e davanti alle semiconsonanti: san Benedetto, san Prisco, san Jacopo, santo Stefano; al maschile e femminile singolare si elide davanti a vocale: sant'Anna, sant'Antonio, sant'Orsola.