Sargon di Akkad

Sargon di Akkad
detto "il Grande"
Particolare di Sargon di Akkad sulla sua stele della vittoria con l'iscrizione "Re Sargon" (𒊬𒊒𒄀 𒈗 Šar-ru-gi lugal) inscritta verticalmente di fronte a lui.
Re di Sumer e Akkad
In caricacirca 2335 a.C. –
circa 2279 a.C.
PredecessoreTitolo creato
SuccessoreRimush
PadreLa'ibum
FigliRimush
Manishtushu
Enḫeduanna

Sargon di Akkad (accadico: 𒊬𒊒𒄀, Šar-ru-gi, "il re vero, legittimo"), altresì noto come Sargon di Agade o Sargon il Grande, (fl. XXIV-XXIII secolo a.C.) fu il fondatore e primo re dell'Impero accadico circa dal 2335 al 2279 a.C. (secondo la cronologia media)[1] e fondatore della dinastia di Akkad.

È stato il terzo sovrano ad aver unificato i territori dei Sumeri dopo Lugalannemundu e Lugalzaggesi. Il vasto impero di Sargon si estendeva dall'Elam fino al mar Mediterraneo, includendo la Mesopotamia e parti dell'Anatolia. Governò da Akkad, la sua nuova capitale, il cui sito non è mai stato individuato.

Sebbene non sia direttamente provato, ma così riportano fonti successive non a lui contemporanee, Sargon avrebbe a un certo punto assunto il titolo di "re delle quattro parti", cioè re dell'intero mondo conosciuto, il che secondo giudizio di Henri Frankfort comportò un deciso cambio del modo di presentarsi ai sudditi da parte del re, con la cosciente assunzione di implicazioni religiose, attestate come sottolinea Lorenzo Nigro, anche sul piano dell'arte figurativa "di Stato". Infatti questo titolo fino ad allora era stato attribuito solo a divinità come Anu, Enlil e Šamaš.[2]

A Sargon succedettero i figli Rimush e Manishtushu.

  1. ^ Liverani 2009, p. 235.
  2. ^ Lorenzo Nigro, «Legittimazione e consenso: iconologia, religione e politica nelle stele di Sargon di Akkad», in Contributi e materiali di archeologia orientale, VII (1997) - Studi in memoria di Henri Frankfort (1897-1954), a cura di Paolo Matthiae, Università degli studi di Roma "La Sapienza", pp. 351-352.

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