La satira (dal latino satura lanx: il vassoio vuoto riempito di primizie in offerta agli dei) è un genere della letteratura, delle arti e, più in generale, di comunicazione, caratterizzata dall'attenzione critica ai vari aspetti della società, mostrandone le contraddizioni e promuovendo il cambiamento.
La satira mira a far ridere criticando i personaggi e deridendoli in argomenti politici, sociali e morali.
Sin dall'Antica Grecia la satira ha sempre avuto una fortissima impronta politica, occupandosi degli eventi di stretta attualità per la città (la polis), e avendo una notevole influenza sull'opinione pubblica ateniese, proprio a ridosso delle elezioni.[1][2] Per questo motivo, è sempre stata soggetta a violenti attacchi da parte dei potenti dell'epoca, come nel caso del demagogo Cleone contro il poeta comico Aristofane.[1]
La satira si distingue dalla comicità e dallo sfottò (la presa in giro bonaria)[3], nei quali l'autore non ricorda fatti rilevanti e non propone un punto di vista ma fa solo del "colore".