Satira

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"Le satire e l'epistole di Q. Orazio Flacco", stampata nel 1814.

La satira (dal latino satura lanx: il vassoio vuoto riempito di primizie in offerta agli dei) è un genere della letteratura, delle arti e, più in generale, di comunicazione, caratterizzata dall'attenzione critica ai vari aspetti della società, mostrandone le contraddizioni e promuovendo il cambiamento.

La satira mira a far ridere criticando i personaggi e deridendoli in argomenti politici, sociali e morali.

Sin dall'Antica Grecia la satira ha sempre avuto una fortissima impronta politica, occupandosi degli eventi di stretta attualità per la città (la polis), e avendo una notevole influenza sull'opinione pubblica ateniese, proprio a ridosso delle elezioni.[1][2] Per questo motivo, è sempre stata soggetta a violenti attacchi da parte dei potenti dell'epoca, come nel caso del demagogo Cleone contro il poeta comico Aristofane.[1]

La satira si distingue dalla comicità e dallo sfottò (la presa in giro bonaria)[3], nei quali l'autore non ricorda fatti rilevanti e non propone un punto di vista ma fa solo del "colore".

  1. ^ a b Henderson, J. (1993) Comic Hero versus Political Elite pp.307-19 in Sommerstein, A.H.; S. Halliwell, J. Henderson, B. Zimmerman (a cura di), Tragedy, Comedy and the Polis, Bari, Levante Editori, 1993.
  2. ^ Giuseppe Mastromarco, Introduzione a Aristofane, 6ª ed., Roma-Bari, 1994, pp. 21-22, ISBN 88-420-4448-2.
  3. ^ Trascrizione dell'intervista di Luttazzi a Dario Fo nel programma Satyricon, Puntata 11, su satyricon.interfree.it, 4 aprile 2001 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2007).

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