Con l'aumento del numero di dispositivi connessi a Internet la capacità di indirizzamento della attuale versione (la numero 4) del protocollo IP (Internet Protocol) si sta rapidamente consumando; questo problema viene generalmente chiamato saturazione degli indirizzi IPv4.
Nei media, soprattutto quelli di lingua anglosassone, il problema è anche indicato come IPcalypse (o come ARPAgeddon).[1] Gli ultimi cinque blocchi /8
di indirizzi IPv4 sono stati assegnati dallo IANA il 3 febbraio 2011.[2][3][4]
Una delle possibili soluzioni già in applicazione è rappresentata dall'utilizzo di indirizzi IPv6, che consentono un numero di utenze distinte pari a (invece dei degli IPv4); inoltre sono state elaborate soluzioni decentralizzate come l'utilizzo del NAT a livello di ISP.