La scala di rappresentazione di una carta geografica è il rapporto tra una distanza sulla carta e la distanza corrispondente sul terreno. Questo semplice concetto è complicato dalla curvatura della superficie terrestre, che costringe la scala a variare su una carta per evitare distorsioni. A causa di questa variazione, il concetto di scala diventa significativo in due modi distinti:
il primo è il rapporto tra la dimensione del globo generatore e la dimensione della Terra. Il globo generatore è un modello concettuale su cui la Terra è ristretta e da cui viene proiettata la carta. Il rapporto tra la dimensione della Terra e la dimensione del globo generatore è chiamato scala nominale (= scala principale = frazione rappresentativa ). Molte carte indicano la scala nominale e possono anche mostrare una scala lineare (a volte semplicemente chiamata "scala") per rappresentarla.
il secondo concetto distinto di scala si applica alla variazione di scala su una carta. È il rapporto tra la scala del punto cartografato e la scala nominale. In questo caso "scala" indica il fattore di scala.
Se la regione della carta è abbastanza piccola da ignorare la curvatura della Terra, ad esempio un piano urbanistico, allora un singolo valore può essere usato come scala senza causare errori di misurazione. Nelle carte che coprono aree più grandi, o l'intera Terra, la scala può essere meno utile se non addirittura inutile nella misurazione delle distanze.
La proiezione della carta diventa fondamentale per capire come la scala varia attraverso la carta[1][2]. Quando la scala varia notevolmente, può essere considerata come il fattore di scala. L’Indicatore di Tissot viene spesso utilizzato per illustrare la variazione della scala del punto su una carta.
^ Snyder, John P., Map Projections - A Working Manual. U.S. Geological Survey Professional Paper 1395, United States Government Printing Office, Washington, D.C., 1987. Questo articolo può essere scaricato da USGS pages.Archiviato il 16 maggio 2008 in Internet Archive. e fornisce un dettaglio completo della maggior parte delle proiezioni, insieme a capitoli introduttivi, ma non deriv alcuna delle proiezioni dai principi fondamentali. La derivazione di tutte le formule per le proiezioni di Mercatore si può trovare in The Mercator Projections.
^Flattening the Earth: Two Thousand Years of Map Projections, John P. Snyder, 1993, pp. 5-8, ISBN 0-226-76747-7. Questo è un panorama di praticamente tutte le proiezioni conosciute, dall'antichità fino al 1993.