Lo scandalo italiano del calcioscommesse del 2011, noto mediaticamente come Calcioscommesse (come gli analoghi scandali del 1980 e del 1986) o come Scommessopoli,[1][2] colpì il calcio (e il calcio a 5) italiano a partire dal mese di giugno del 2011, vedendo coinvolti giocatori, dirigenti e società di Serie A, Serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti. L'accusa principale nei confronti degli indagati era quella di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.