Scandentia

Scandenti[1]
Tupaia tana
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoBilateria
RamoBilateria
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
(clade)Amniota
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseEutheria
SuperordineEuarchontoglires
OrdineScandentia
Wagner, 1855
Famiglia

Gli Scandenti (Scandentia Wagner, 1855) sono un ordine di mammiferi euteri comprendente le 20 specie di tupaie, suddivise in due famiglie: Tupaidi e Ptilocercidi.

Le tupaie sono piccoli mammiferi, simili a scoiattoli, che vivono nelle foreste pluviali tropicali dell'Asia meridionale e sud-orientale. La loro prima citazione si trova in un resoconto illustrato del 1780, opera di William Ellis, un chirurgo che accompagnò il capitano Cook nel suo viaggio di esplorazione dell'Arcipelago Malese[2]. Fu Ellis a coniarne il nome inglese di treeshrews («toporagni arboricoli»), un termine assai poco appropriato dal momento che questi inusuali mammiferi sono completamente differenti dai veri toporagni e, come gruppo, non sono particolarmente adattati alla vita arboricola: in realtà alcune specie di tupaie hanno abitudini completamente terricole[3].

La maggior parte delle tupaie è semiterricola, in questo piuttosto simile allo scoiattolo europeo, rassomiglianza questa sottolineata dal fatto che sia le tupaie sia gli scoiattoli vengono in malese indicati dalla parola tupai dalla quale deriva il nome del genere Tupaia. Classificate in un primo momento come Insettivori, le tupaie sono state in seguito a lungo considerate come Primati, ma i recenti studi hanno portato a una loro distinzione da entrambi questi ordini e sono oggi considerate come i soli membri dell'ordine Scandentia.

  1. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Scandentia, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  2. ^ Martin, Robert D., The Encyclopedia of Mammals, a cura di Macdonald, D., New York, Facts on File, 1984, pp. 440–445, ISBN 0-87196-871-1.
  3. ^ Nowak, R. M., Walker's Mammals of the World, Johns Hopkins University, 1999, pp. 244-249, ISBN 0-8018-5789-9.

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