La scienza nel Medioevo si fondava su una visione organica del sapere, per la quale i diversi fenomeni della natura risultavano strutturalmente interconnessi e collegati al tutto, ed il loro aspetto apparentemente oggettivo non era slegato dalla soggettività dello scienziato, che doveva anzi venire coinvolta nel processo di svelamento della verità:
«Ogni oggetto materiale era considerato come la figurazione di qualcosa che gli corrispondeva su un piano più elevato e che diventava così il suo simbolo. Il simbolismo era universale, e il pensare era una continua scoperta di significati nascosti, una costante "ierofania".»