Scuola Militare "Nunziatella" | |
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Stemma della scuola | |
Descrizione generale | |
Attiva | 18 novembre 1787 - oggi |
Nazione | Regno delle Due Sicilie Italia Italia |
Servizio | Esercito delle Due Sicilie Regio Esercito Esercito Italiano |
Tipo | scuola militare |
Ruolo | istituto militare di formazione scolastica secondaria di secondo grado, con studi riservati agli ultimi tre anni degli indirizzi liceo classico e scientifico |
Dimensione | reggimento |
Sede | Napoli, via Generale Parisi, 16 |
Soprannome | Rosso Maniero |
Patrono | Madonna dell'Annunziata san Crispino |
Motto | Preparo alla vita ed alle armi |
Colori | Rosso, oro e azzurro (stemma); turchino, magenta e blu notte (divisa invernale) o bianco (divisa estiva) |
Marcia | Inno Ardito |
Battaglie/guerre | Rivoluzione Napoletana (1799) Assedio di Gaeta (1860) |
Anniversari | 18 novembre |
Decorazioni | 2 decorazioni alla bandiera; 1.067 decorazioni al Valore e 100 onorificenze ad ex-Allievi |
Sito internet | Sito ufficiale, su esercito.difesa.it. URL consultato il 16 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2015). |
Parte di | |
Comandanti | |
Comandante attuale | colonnello Alberto Valent |
Degni di nota | Giuseppe Parisi, Giuseppe Saverio Poli, Francesco Antonio Winspeare, Guglielmo De Sauget, Luigi Chatrian, Adolfo Rivoir, Franco Magnani |
Fonti nel corpo della voce | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
La Scuola militare "Nunziatella" di Napoli, fondata il 18 novembre 1787 come Reale accademia militare, è uno dei più antichi istituti di formazione militare d'Italia e del mondo[1][2][3]. Ha sede a Pizzofalcone nell'antico edificio, costruito nel 1588, già sede del Noviziato dei Gesuiti, che con l'adiacente Chiesa della Santissima Annunziata costituisce un complesso architettonico monumentale della città di Napoli.
Situata in via Generale Parisi 16, è stata fin dalle origini luogo di elevata formazione militare e civile e ha avuto tra i suoi professori e alunni personalità del calibro di Giustino Fortunato, Francesco de Sanctis, Mariano d'Ayala, Carlo Pisacane, Pasquale Baffi, Guglielmo Pepe, Enrico Cosenz, Amedeo di Savoia-Aosta e Vittorio Emanuele III re d'Italia.
Tra i tanti ex allievi di prestigio figurano personaggi che hanno ricoperto i più alti gradi di varie forze armate, tra cui un capo del Comitato militare dell'Unione europea, due capi di stato maggiore generale, sei dell'Esercito, due della Marina, uno dell'Aeronautica, tre comandanti generali della Guardia di finanza (nonché quattro vicecomandanti), due comandanti generali dell'Arma dei carabinieri (nonché sedici vicecomandanti) e cinque direttori generali dei servizi di informazione (nonché tre vicedirettori). Per quanto riguarda gli ex-allievi civili, sono da ricordare quattro presidenti del consiglio, 18 ministri, 1 viceministro, 14 senatori e 15 deputati del Regno delle Due Sicilie, del Regno d'Italia, della Repubblica Italiana e dell'Albania, un presidente della Corte Costituzionale, due membri del consiglio di Stato[4][5], nonché esponenti di assoluto rilievo del mondo culturale, politico e professionale italiano e internazionale, tra cui un candidato al Premio Nobel, un vincitore del prestigioso premio Sonning, assegnato ai più grandi intellettuali europei, uno del Premio Oscar, uno del Premio internazionale Simón Bolívar, attribuito dall'UNESCO ed uno del Concorso ippico internazionale "Piazza di Siena", nonché atleta olimpico.
La bandiera della scuola è decorata da una medaglia di bronzo al valore dell'Esercito e da una croce d'oro al merito dell'Arma dei carabinieri[6]. I suoi ex allievi hanno meritato 123 croci dell'Ordine militare d'Italia, 38 medaglie d'oro, 490 medaglie d'argento e 414 medaglie di bronzo al valor militare, due medaglie d'oro ed una di bronzo al valor civile e numerosi altri riconoscimenti al valore. Altri 95 hanno ricevuto decorazioni durante il periodo borbonico e 67 sono decorati dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. Tre ex allievi sono stati decorati della Legion of merit e tre della Legion d'honneur napoleonica ed uno della Distinguished Service Cross, la più alta decorazione al valore concessa dagli U.S.A. a militari non statunitensi.
Per il ruolo svolto negli ultimi tre secoli "nel settore dell'alta formazione, qual motore accademico, sociale ed economico per l'Italia e per tutti i Paesi del Mediterraneo ad essa legati", il 22 febbraio 2012 è stata dichiarata "Patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo" da parte dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo[7]. La Scuola è inoltre vincitrice del premio Cypraea per la Scienza (1994)[8], del premio Mediterraneo Istituzioni assegnato dalla Fondazione Mediterraneo (2012)[9] e del premio Per sempre scugnizzo (2022)[10].
Alla Nunziatella hanno dedicato proprie opere artisti nazionali ed internazionali come Gaetano Tanzi[11], Marco Lodola[12], Fabio Vettori, Domenico Sepe[13], Iabo, Mark Kostabi[14][15] e Milo Manara[16][17][18][19]. Alla Scuola è infine intitolata una vetta del massiccio del Karakorum[20], conquistata per la prima volta da due ex allievi nel 2014.