Il sebo è una miscela di diversi lipidi secreta dalle ghiandole sebacee sulla pelle di quasi tutti i mammiferi. Non si trova nelle specie acquatiche (cetatei, focacee ecc.) e semiacquatiche (ippopotami). La sua composizione varia tra le diverse specie ed anche all'interno della stessa specie. Nell'uomo ci sono variazioni genetiche sia soggettive sia di contesto ambientale o etnico. Il sebo asiatico ha in media una composizione leggermente diversa da quello europeo, così come il sebo di popolazioni normalmente residenti in climi molto freddi oltre ad essere più abbondante è leggermente diverso da quello di chi risiede in climi caldi o molto caldi. Non è facile analizzarne la composizione perché quando arriva alla superficie cutanea si mescola subito a detriti cellulari, grassi di origine delle cellule epidermiche di sfaldamento e alla secrezione sudorale. Per studiarlo “puro” è necessario ricorrere a tecniche complesse talora su prelievi cutanei.
Il sebo, con il complesso sistema dei lipidi cutanei, ha tre funzioni principali:
Tecnicamente il sebo è solo il sebo nativo, quello che viene prodotto dalle ghiandole sebacee ed eventualmente soggetto a parziale idrolisi all'interno del dotto, mentre quello superficiale che troviamo sulla pelle e costituisce il film idrolipidico è un complesso di sebo nativo e lipidi prodotti nella naturale “dissoluzione” dello strato corneo.
Oltre al sebo umano solo il sebo ovino, chiamato lanolina, è stato studiato approfonditamente considerando l'ampio utilizzo industriale della sostanza.[2]