Seconda guerra boera

Seconda guerra boera
parte delle guerre boere
In senso orario da in alto a sinistra: Boeri in azione nella battaglia di Colenso, il 17° Lancieri che respinge un attacco al fiume Elands, boeri nella città assediata di Mafeking, milizia boera nella battaglia di Spion Kop, truppe canadesi durante la battaglia di Paardeberg, il generale Redvers Buller che entra a Ladysmith il 27 febbraio 1900
Data11 ottobre 1899 - 31 maggio 1902
LuogoSudafrica
EsitoVittoria britannica
Modifiche territorialiAnnessione del Transvaal e dello Stato Libero dell'Orange
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Soldati britannici regolari:
347.000
Soldati coloniali:
103.000–153.000[1]
Totale: 450.000-500.000 uomini
87.300[2] (inclusi i volontari stranieri)[1]
Perdite
22.092 morti (7.882 morti in battaglia e 14.210 morti per ferite o malattie)[2]
22.828 feriti[3][4]
Perdite militari:
6.000 morti[5](24.000 prigionieri boeri deportati oltremare)[1]
Perdite civili:
27.927 civili boeri morti nei campi di concentramento, insieme a 20.000 neri africani dei 115.000 internati
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La seconda guerra boera (Afrikaans: Tweede Boereoorlog, più spesso denominata Tweede Vryheidsoorlog, "seconda guerra per la libertà"), chiamata anche grande guerra boera, guerra sudafricana o seconda guerra anglo-boera fu un conflitto militare combattuto tra l'11 ottobre 1899 e il 31 maggio 1902 dall'Impero britannico contro le due repubbliche boere indipendenti, la Repubblica del Transvaal e lo Stato Libero dell'Orange.

La guerra, originata soprattutto dalle mire imperialistiche ed economiche britanniche, fu caratterizzata da alcuni inattesi successi iniziali dei boeri che misero in forte difficoltà le guarnigioni britanniche. Dopo l'arrivo di numerosi rinforzi e del nuovo comandante in capo, il feldmaresciallo Frederick Roberts, l'esercito britannico passò all'offensiva, invase le repubbliche boere ed entro la metà dell'anno 1900 occupò Bloemfontein e Pretoria.

La guerra non terminò però dopo la conquista delle capitali boere, ma si trasformò in una lotta logorante caratterizzata dalla guerriglia dei commando boeri che, guidati da abili capi, inflissero ripetute sconfitte ai britannici. Il nuovo comandante in capo, il generale Horatio Kitchener, ricorse ai metodi spietati dei rastrellamenti, della deportazione dei civili, delle distruzioni del territorio e dei campi di concentramento per vincere la resistenza boera.

La guerra, che rovinò in parte il prestigio internazionale dell'Impero britannico, terminò dopo trattative dirette nel 1902 con l'annessione ufficiale delle repubbliche boere che tuttavia mantennero la loro identità nazionale.

  1. ^ a b c South African War (British-South African history) – Encyclopedia Britannica. Britannica.com (1902-05-31). Retrieved on 2013-07-23.
  2. ^ a b Pakenham, p. 684.
  3. ^ Caring for the soldiers health, in Nash's war manual, Eveleigh Nash, 1914, p. 309. URL consultato il 22 agosto 2009.
  4. ^ The Commissariat – The Red Cross – The Hague Court, in Europe at war, Doubleday, Page & Company, 1914, pp. 183 (n198). URL consultato il 22 agosto 2009.
  5. ^ Case Name: Anglo-Boer: Britain's Vietnam (1899-1902), su www1.american.edu, American University of Washington D.C Trade Enviroment proyects. URL consultato il 21 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2016).

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