Vittoria azera (cessate il fuoco in vigore dal 10 novembre 2020)
L'Azerbaigian mantiene il controllo sui territori che ha riconquistato durante la guerra.
Le forze russe di mantenimento della pace sono dispiegate nella regione.
Memorandum d'intesa firmato l'11 novembre 2020, per la formazione di un centro congiunto turco-russo per il monitoraggio del cessate il fuoco tramite APR[2]
mag. gen. Grigory Khachaturov (com.te 3º Corpo d'armata) mag. gen. Artak Budaghyan (com.te 4º Corpo d'armata) mag. gen. Andranik Piloyan (com.te 5º Corpo d'armata)
NB: le perdite sopra riportate sono relative alle sole FFAA azere, da questo computo mancano completamente i dati relativi ai caduti appartenenti a forze paramilitari quali, ad es. la Guardia di frontiera e i 541 mercenari siriani uccisi[17]
La seconda guerra nel Nagorno-Karabakh è stato un conflitto armato tra le forze azere e quelle armene per il controllo della regione caucasica del Nagorno Karabakh. Le prime attività belliche ebbero inizio la mattina del 27 settembre 2020 lungo la linea di contatto dell'Artsakh.
Dopo quarantaquattro giorni di aspri combattimenti, la sera del 9 novembre i rappresentanti dell'Armenia e dell'Azerbaigian, tramite la mediazione del presidente russo Vladimir Putin, firmarono un cessate il fuoco per consentire lo scambio di prigionieri e quello dei caduti, valido dalle 00:00 ora di Mosca (le 01:00 ore locali) del 10 novembre 2020, quarantacinquesimo giorno di guerra.[44]
«"Turkey is already supporting Azerbaijan militarily, through technical assistance through arms sales, providing critical military support, especially in terms of armed drones and technical expertise," said Turkish analyst Ilhan Uzgel.»
«We now have information which indicates that Syrian fighters from jihadist groups have (transited) through Gaziantep (southeastern Turkey) to reach the Nagorno-Karabakh theatre of operations.»
(IT)
«Abbiamo ora informazioni che indicano che combattenti siriani provenienti da gruppi jihadisti hanno (transitato) attraverso Gaziantep (Turchia sudorientale) per raggiungere il teatro delle operazioni del Nagorno-Karabakh.»
^abIl 21 ottobre 2021 il Ministero della difesa azero pubblicò l’elenco dei militari caduti affermando che le perdite durante la guerra ammontassero a 2.908 e che i dispersi fossero 6, [1]. Tuttavia, almeno 2 dei soldati presenti nella lista dei caduti rimasero uccisi dopo la fine del conflitto,[https://www.azernews.az/karabakh/173267.html].[2]Archiviato l'8 aprile 2022 in Internet Archive. lasciando dunque il computo fermo a 2.906 uccisi durante le ostilità.
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