Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band è l'ottavo album del gruppo musicale britannico The Beatles, pubblicato nel 1967 e prodotto da George Martin;[15] venne messo in commercio nel Regno Unito il 1º giugno 1967[16], arrivando 1º negli USA nella classifica Billboard 200 il 1º luglio 1967, dopo un mese dalla sua uscita[17]. È considerato uno dei capolavori dei Beatles nonché uno tra i dischi più importanti della musica rock: la rivista Rolling Stone l'ha inserito al 24º posto della lista dei 500 migliori album[18] mentre la rivista NME lo posiziona all'87º posto della sua analoga classifica dei migliori 500 album[19][20]; compare anche nel volume 1001 Albums You Must Hear Before You Die[21]. È fra i più famosi della storia del rock e uno dei primi concept album della musica rock[22][23]. Ne sono state vendute undici milioni di copie negli Stati Uniti e trentadue milioni in tutto il mondo[24]; ha inoltre vinto quattro premi Grammy nel 1967[25].
- ^ a b c (EN) Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, su AllMusic, All Media Network.
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- ^ (DE) The Beatles – Sgt. Pepper's Loneley Hearts Club Band – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 23 gennaio 2023.
- ^ (EN) Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, su British Phonographic Industry. URL consultato il 21 agosto 2020.
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- ^ (EN) Thomas Erlewine, Sgt. Pepper’s Lonely Heart Club Band - AllMusic Review, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 19 settembre 2016.
- ^ (EN) Paul Du Noyer, The Beatles : Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band Review on Blender :: The Ultimate Guide to Music and More, su blender.com, Blender. URL consultato il 13 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2008).
- ^ Alessandro Sessa, Beatles - Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band, su ondarock.it, 1º giugno 2007. URL consultato il 13 febbraio 2015.
- ^ The New Rolling Stone Album Guide, 2004 - Google Libri
- ^ (EN) Charles Shaar Murray, The Beatles: Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. By Charles Shaar Murray : Articles, reviews and interviews from Rock's Backpages., su rocksbackpages.com. URL consultato il 13 febbraio 2015.
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- ^ The History of Rock Music. Beatles: biography, discography, reviews, links
- ^ The Beatles - Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, su Discogs. URL consultato il 4 aprile 2017.
- ^ La storiografia è di massima concorde sulla data di pubblicazione ufficiale del lavoro, fra i tanti Harry, p. 665 sostiene che si trattasse di «giovedì, 1º giugno». Tuttavia alcune fonti, come Allen Wiener, antepongono la data d’uscita al 26 maggio del medesimo anno, giorno nel quale l'etichetta discografica EMI effettuò un prerelease dell'album.
- ^ Billboard 200 Chart, su Billboard. URL consultato il 23 giugno 2021.
- ^ (EN) 500 Greatest Albums of All time, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 25 novembre 2023.
- ^ Rocklist.net....NME: The 500 Greatest Albums Of All Time : October 2013, su rocklistmusic.co.uk. URL consultato il 3 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2017).
- ^ (EN) The 500 Greatest Albums Of All Time: 100-1 - NME, in NME, 25 ottobre 2013. URL consultato il 3 aprile 2017.
- ^ Rocklist.net...Steve Parker...1001 Albums.., su rocklistmusic.co.uk. URL consultato il 3 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2012).
- ^ Turner, p. 120.
- ^ Al proposito George Martin afferma: «In realtà, se le ascolti, le canzoni non hanno alcun collegamento l'una con l'altra. Non si trattava affatto di un concept album; lo sembra e basta, perché io cercai di legare i brani l'uno con l'altro più che potevo», in Turner, p. 123. Una osservazione molto simile venne espressa da Lennon, che valutò funzionante solo l'accostamento fra la prima e la seconda traccia, in (EN) Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band, su beatlesbible.com, The Beatles Bible. URL consultato il 24 dicembre 2014. e anche Starr formulò la stessa considerazione, Everett, p. 99.
- ^ (EN) Sgt. Pepper’s Lonely Heart Club Band History, su beatlesebooks.com, Beatles Music History!. URL consultato il 16 agosto 2016.
- ^ (EN) Past Winners, su grammy.com, Grammy.com. URL consultato il 5 aprile 2017.