Sindrome di Turner | |
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Cariotipo XO | |
Malattia rara | |
Cod. esenz. SSN | RN0680 |
Specialità | genetica clinica |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 758.6 |
ICD-10 | Q96 |
MeSH | D014424 |
MedlinePlus | 000379 |
eMedicine | 949681 |
Sinonimi | |
Sindrome di Ullrich-Turner Monosomia X 45,X | |
Eponimi | |
Henry Hubert Turner | |
La sindrome di Turner, nota anche come sindrome di Ullrich-Turner, monosomia X o 45,X, è una sindrome legata a un'anomalia citogenetica e una disgenesia gonadica, in cui in una donna è assente, in parte o del tutto, un cromosoma X. La sindrome prende il nome da Henry Turner che nel 1938 la descrisse per la prima volta. È invece del 1964 la scoperta che la sindrome trae origine da un'anomalia cromosomica.[1] La condizione è principalmente di tipo X0 conseguente a un errore nel corretto appaiamento dei cromosomi durante la meiosi.[2] I segni e i sintomi variano tra le persone colpite; i più comuni sono un collo corto e con pterigio (pterigium colli), attaccatura delle orecchie bassa, bassa attaccatura dei capelli nella parte posteriore del collo, bassa statura e mani e piedi gonfi, sono visti fin dalla nascita.
In genere le donne con la sindrome non hanno il ciclo mestruale, non sviluppano le mammelle e non sono in grado di avere figli. Frequentemente si verificano difetti cardiaci, il diabete e una bassa produzione di ormoni tiroidei (ipotiroidismo). La maggior parte delle persone affette dalla condizione ha un quoziente di intelligenza normale; molti, tuttavia, presentano deficit per la visualizzazione spaziale, necessaria per l'applicazione della matematica.[3] Problemi di vista e di udito si verificano più frequentemente.[4]
Solitamente la sindrome di Turner non viene trasmessa geneticamente dai genitori a tutta la progenie femminile.[5] Il 2-5% dei soggetti può concepire, specificamente quelli con mosaicismo 46XX/45X0[6]. Nessun rischio ambientale è noto e l'età della madre non gioca alcun ruolo.[5][7] La sindrome di Turner è dovuta a un'anomalia cromosomica in cui è mancante o alterata una parte o l'intero di uno dei cromosomi X. Mentre la maggior parte delle persone ha 46 cromosomi nel loro cariotipo, le persone con la sindrome solitamente ne presentano 45.[8] L'anomalia cromosomica può, tuttavia, essere presente solo in alcune cellule e questo caso è conosciuto come sindrome di Turner con mosaicismo.[4] In questi casi, i sintomi sono solitamente più lievi e talvolta nemmeno si verificano tutti.[9] La diagnosi si basa sui segni fisici e test genetici.[10]
Non è nota nessuna cura per la sindrome di Turner. Un corretto trattamento, tuttavia, può aiutare a gestire i sintomi. Iniezioni dell'ormone della crescita durante l'infanzia, possono aumentarne l'altezza una volta divenuti adulti. La terapia estrogenica sostitutiva può permettere lo sviluppo delle mammelle e dei fianchi. L'assistenza medica è spesso necessaria per gestire altri problemi di salute con i quali la sindrome è correlata.[11]
La sindrome di Turner si verifica in un caso tra le 2 000 e le 5 000 femmine nate.[12][13] Questo dato si verifica con la stessa frequenza circa in tutte le regioni del mondo e in tutte le culture.[5] Le donne con la sindrome di Turner hanno un'aspettativa di vita più breve, per lo più a causa dei problemi al cuore e del diabete.[4]