Sionismo

Il sionismo è un'ideologia politica il cui fine è l'affermazione del diritto alla autodeterminazione del popolo ebraico e il supporto a uno Stato ebraico in quella regione che, dal Tanakh e dalla Bibbia, è definita "Terra di Israele".[N 1][1][2][3]

Il sionismo emerse alla fine del XIX secolo nell'Europa centrale e orientale come effetto della Haskalah (illuminismo ebraico) e in reazione all'antisemitismo, inserendosi nel più vasto fenomeno del nazionalismo moderno.[4][5] Il movimento tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo si sviluppò in varie forme, tra le quali il sionismo socialista, quello religioso, quello revisionista e quello di ispirazione liberale dei Sionisti Generali. Esso favorì a partire dalla fine del XIX secolo flussi migratori verso la Palestina, prima sotto l’impero ottomano e dopo la Prima guerra mondiale affidata all’amministrazione britannica dalla Società delle Nazioni, che rafforzarono la presenza ebraica nella regione e contribuirono a formare un Nuovo Yishuv. Il sostegno al sionismo crebbe in particolare nel secondo dopoguerra, successivamente all'Olocausto, e portò allo scadere del mandato britannico della Palestina, alla Dichiarazione d'indipendenza israeliana e alla nascita dello Stato di Israele nel 1948. I conflitti con il mondo arabo e l'esodo palestinese del 1948 provocarono il rafforzamento dell'antisionismo.


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  1. ^ Zionism: The National Liberation Movement of The Jewish People, World Zionist Organization, January 21, 1975, URL consultato il 17/08/2006.
  2. ^ Shlomo Avineri: Zionism as a Movement of National Liberation, Hagshama department of the World Zionist Organization, December 12, 2003, URL consultato il 17/08/2006.
  3. ^ Neuberger, Binyamin. Zionism - an Introduction, Israeli Ministry of Foreign Affairs, August 20, 2001, URL consultato il 17/08/2006).
  4. ^ Cfr. il lemma «Zionism» sull'Encyclopaedia Britannica.
  5. ^ Ministro de Netanyahu pede votos para "qualquer partido sionista" - Notícias - R7 Internacional

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