La socialdemocrazia è una filosofia politica, sociale ed economica che promuove riforme in senso socialista, nella direzione di una maggiore giustizia sociale in un sistema politico pienamente liberal democratico e con un'economia mista orientata al capitalismo.[1][2][3][4]
Caratterizzata da un costante impegno a favore di politiche finalizzate a ridurre le disuguaglianze economiche e sociali, sostiene dunque un efficiente modello di Welfare state comprendente misure per la redistribuzione dei redditi[5][6], il sostegno a servizi pubblici universalmente accessibili quali l'assistenza agli anziani e l'assistenza all'infanzia, un'istruzione di qualità, l'assistenza sanitaria e l'assicurazione dei lavoratori contro gli infortuni.
Emersa alla fine del diciannovesimo secolo, è generalmente associata al complesso delle fondamentali politiche di centro-sinistra e di sinistra dell'Europa settentrionale e occidentale durante la seconda metà del XX secolo[1] e si distingue da ulteriori forme di socialismo, cercando di umanizzare il capitalismo e creare le condizioni affinché porti a maggiori risultati democratici, egualitari e solidaristici, rifiutando categoricamente le teorie rivoluzionarie proprie del comunismo e del massimalismo[7].