Spedizione del Nord parte del periodo dei signori della guerra | |||
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In senso orario da sinistra: Chiang Kai-shek passa in rassegna i soldati dell'esercito rivoluzionario nazionale; truppe dell'esercito nazionalista in marcia verso nord; un'unità di artiglieria dell'esercito nazionalista impegnata in una battaglia contro i signori della guerra; persone che mostrano il loro sostegno all'esercito nazionalista; contadini che si offrono volontari per unirsi alla spedizione; soldati dell'esercito nazionalista che si preparano a lanciare un attacco. | |||
Data | 9 luglio 1926 - 29 dicembre 1928 | ||
Luogo | Cina | ||
Esito | Vittoria dell'esercito rivoluzionario nazionale
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Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
Effettivi | |||
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La spedizione del Nord fu una campagna militare lanciata dall'Esercito rivoluzionario nazionale del Kuomintang, il partito nazionalista cinese, contro il governo Beiyang e gli altri signori della guerra regionali nel 1926. Lo scopo della campagna era riunificare la Cina, che si era frammentata all'indomani della rivoluzione del 1911. La spedizione era guidata dal generalissimo Chiang Kai-shek e la spedizione si divise in due fasi. La prima fase venne interrotta dalla divisione politica nel Kuomintang in seguito alla formazione della fazione di Nanchino nell'aprile 1927 contro la fazione esistente a Wuhan.[10] La spaccatura venne parzialmente motivata dall'epurazione dei comunisti all'interno del partito, che segnò la fine del Primo Fronte Unito. Nel tentativo di riparare questo scisma, Chiang Kai-shek si dimise da comandante dell'ENR nell'agosto 1927 e andò in esilio in Giappone.[11][12]
La campagna venne ripresa nel gennaio 1928 con il ritorno di Chiang al comando. Dall'aprile 1928 le forze nazionaliste avanzarono verso il fiume Giallo. Con l'assistenza di signori della guerra alleati tra cui Yan Xishan e Feng Yuxiang, le forze nazionaliste si assicurarono una serie di vittorie decisive contro l'Esercito Beiyang. Con l'avvicinamento dei nazionalisti a Pechino, Zhang Zuolin della cricca del Fengtian venne costretto a ritirarsi fuori dalla capitale e venne assassinato poco dopo dall'Armata del Kwantung mentre tornava in Manciuria. Suo figlio Zhang Xueliang prese il posto di comando della cricca e nel giugno del 1928 annunciò che la Manciuria avrebbe accettato l'autorità del governo nazionalista di Nanchino, ponendo effettivamente fine alla Spedizione del Nord entro la fine dell'anno ed iniziando il decennio di Nanchino.[13]
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