In macroeconomia, lo stabilizzatore automatico è un elemento di politica fiscale, che agisce in modo autonomo, volto a ridurre le fluttuazioni economiche. Può essere messo in atto attraverso tassazioni progressive e spese sociali, che agiscono come ammortizzatori nelle fluttuazioni del PIL reale.
In un'ottica keynesiana, tutto ciò che cerca spontaneamente di controbilanciare le variazioni congiunturali dell'economia è uno stabilizzatore automatico.
Le imposte e le indennità di disoccupazione sono i principali stabilizzatori automatici della congiuntura economica.
Le imposte, in particolare quelle con tassi progressivi, frenano le variazioni del reddito disponibile dei consumatori e quindi le spese di consumo che sono una delle componenti principali del prodotto interno lordo.
Le indennità di disoccupazione sostengono il reddito disponibile e corrispondono ad un aumento della spesa pubblica nei periodi di recessione.
Il grande vantaggio dello stabilizzatore automatico è quello di agire immediatamente mentre le politiche congiunturali discrezionali intervengono sovente in ritardo (bisogna stabilire che si è in recessione prima di agire).