Stato di natura

Lo stato di natura è quell'ipotetica condizione in cui gli uomini non sono ancora associati fra di loro e disciplinati da un apparato governativo e dalle relative leggi tipico invece dello stato di diritto. Questa particolare condizione dell'uomo è stata ipotizzata dai filosofi inglesi Thomas Hobbes e John Locke e, in seguito, dallo svizzero Jean-Jacques Rousseau assumendo caratteristiche diverse, anche opposte, nei vari filosofi che lo postulano: se per Hobbes lo stato di natura è uno stato di guerra permanente e universale[1] (bellum omnium contra omnes)[2], per Rousseau gli uomini in questo stato vivono "liberi, sani, buoni, felici".

  1. ^ Dizionario di filosofia.
  2. ^ Thomas Hobbes, Della prima e della seconda legge naturale e dei contratti, in Roberto Giammanco (a cura di), Leviatano, vol. 1, Torino, UTET, 1955, p. 170.
    «[…] nel puro stato di natura, che è stato di guerra dell'uno contro l'altro»

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