Le stigmate (grafia più moderna: stimmate; grafia antiquata: stimate) (dal greco στίγμα, stigma, che significa marchio) sono le piaghe nelle mani, nei piedi e nel costato di Gesù Cristo, provocate dai traumi subiti durante la sua passione; per successiva estensione, indicano lesioni corporali che in particolari soggetti offrirebbero una riproduzione, temporanea o permanente, completa o parziale, delle piaghe di Cristo (o di altre conseguenze della Passione).[1] In ulteriore traslato, con la parola "stigmate" si indicano i segni fisici, o psichici, o sociali, lasciati in individui o collettività da eventi avversi di varia natura.
Il termine ha origine dalla Lettera ai Galati di S. Paolo:
« D'ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo. » ( Galati 6,17, su laparola.net.) |
La Chiesa cattolica riconosce il fenomeno[2], ma non obbliga i fedeli a credervi con sentenza dogmatica o dottrinale.[1] L'uso del termine "stigmatizzato" nelle lingue europee rimase raro fino al tardo XIX secolo.[3]