Lo stile giornalistico è lo stile di prosa di brevi articoli per quotidiani e notiziari televisivi, agenzie di stampa e radiofonici. Comprende non solo le regole inerenti alla struttura delle frasi e dei vocaboli, ma anche l'ordine ed il tono in cui l'informazione viene esposta relativamente al tipo di lettore e ai suoi interessi. Questo genere di struttura è definita a «piramide invertita».
Nei quotidiani maggiori e più rispettati, l'equilibrio e la precisione sono fattori molto importanti. I commenti e le opinioni sono solitamente confinati a una sezione specifica, sebbene ciascuna testata sovente manifesti uno stile proprio. La politica editoriale si estende anche all'uso di aggettivi, eufemismi e idiomi. I giornali con tiratura internazionale, per esempio, usano spesso un tipo di scrittura piuttosto informale.
In particolare, la scrittura giornalistica mira soprattutto ad essere comprensibile alla vasta maggioranza dei potenziali lettori, oltre ad essere nel contempo coinvolgente e sintetica. All'interno dei limiti imposti da tali obiettivi, gli articoli devono tendere, in linea di principio, a una sorta di completezza dell'informazione. Lo scopo in questo senso è quello di rispondere alle cinque domande canoniche, ritenute fondamentali per essere esaurienti: chi?, cosa?, dove?, quando? e perché?. Nel giornalismo anglosassone, questa è la regola delle 5 W (in inglese who?, what?, where?, when? e why?). Il punto non è di raggiungere la completezza fine a se stessa, ma di soddisfare la curiosità del lettore, anticipandone le probabili domande e fornendo le relative risposte.