Striscia di Gaza

Striscia di Gaza
Striscia di Gaza - Localizzazione
Striscia di Gaza - Localizzazione
Territorio a status conteso
Motivo del contenziosoarea rivendicata interamente dallo Stato di Palestina come proprio territorio, ma di fatto occupata dallo Stato di Israele dal 1967.
Situazione de factoarea governata da Hamas e sottoposta a blocco da Israele ed Egitto
Posizione dell'ONUriconoscimento di territorio palestinese occupato e territorio costitutivo dello Stato di Palestina[1]
Dichiarazione d'indipendenza1988, di fatto 2005
Governorepubblica semipresidenziale (de iure, con la Cisgiordania), governo islamico (di fatto)
Capo di StatoMahmūd Abbās (contestato)
Aziz Duwaik (nominato da Hamas)
Capo del governoMohammad Shtayyeh (solo de iure, dal 2019)
Isma'il Haniyeh (di fatto, leader di Hamas con Khaled Meshaal)
Posizione dello Stato di Palestina/Autorità Nazionale Palestinese/ANP), con sede in Cisgiordania
Sintesi della posizioneaffermazione di occupazione e assedio da parte di Israele, del territorio costitutivo dello stato palestinese; affermazione di governo semi-autonomo del partito Hamas
posizione di Hamas
Sintesi della posizioneterritorio autonomo assediato da Israele, parte dello Stato di Palestina ma governato da Hamas
Posizione di Israele
Sintesi della posizioneterritorio indipendente in stato di guerra con Israele, governato dal gruppo di Hamas, considerato terroristico; riconosciuto formalmente come parte dei territori dell'ANP (accordi di Oslo)
Informazioni generali
Linguaarabo
Capitale/CapoluogoGaza (di fatto)[2] (400000 ab. )
Area365 km²
Popolazione2166269[3] ab.
Densità5935 ab./km²
ContinenteAsia
Valutanuovo siclo israeliano

La striscia di Gaza (in arabo قطاع غزة?, Qiṭāʿ Ghazza; in ebraico: רצועת עזה, Retzu'at 'Azza) è un'exclave de iure del territorio palestinese confinante con Israele ed Egitto nei pressi della città di Gaza. Si tratta di una regione costiera di 360 km² di superficie popolata da più di due milioni di abitanti (ottobre 2023), dei quali 1240082 rifugiati palestinesi.[1]

Rivendicata dai palestinesi nel 1994, assieme alla Cisgiordania e a Gerusalemme Est, come parte dello Stato di Palestina nella regione storico-geografica della Palestina, è passata gradualmente sotto il controllo politico-amministrativo dell'Autorità Nazionale Palestinese, completato con il ritiro dei militari e dei coloni israeliani degli insediamenti nel 2005. Dal 2007 è però di fatto governata direttamente da Hamas in seguito alle elezioni legislative del 2006 e alla battaglia di Gaza del 2007 tra Fatah e Hamas. Le Nazioni Unite, le organizzazioni internazionali per i diritti umani, e la maggioranza dei governi e dei giuristi considerano il territorio ancora occupato da Israele, che mantiene sulla striscia un blocco insieme all'Egitto. In punto di diritto, il territorio di Gaza è occupato, in quanto Israele controlla, inter alia, lo spazio aereo e marittimo della striscia, sei dei sette attraversamenti della frontiera terrestre, lo spazio elettromagnetico e il movimento di merci e persone dentro e fuori dalla striscia.[4]

La striscia di Gaza rimane quindi al centro del conflitto israelo-palestinese, e di ripetute guerre tra Israele e Gaza scoppiate negli ultimi anni (2008, 2014, 2023). In senso dispregiativo, specie da parte dei sostenitori di Israele, la striscia di Gaza dal 2006 in poi è talvolta chiamata Hamastan ("terra di Hamas").[5][6][7][8]

Dal 2012 l'ONU riconosce la striscia come parte dello Stato di Palestina, entità statale semi-autonoma, guidata formalmente dall'Autorità Palestinese, ma nella striscia di fatto da Hamas.

  1. ^ a b Gaza Strip, in UN OCHA. URL consultato il 22 maggio 2016 (archiviato il 14 agosto 2016).
  2. ^ Ramallah (solo formalmente); Gerusalemme Est (autoproclamata)
  3. ^ Ufficio centrale di statistica palestinese (ps), su pcbs.gov.ps. URL consultato il 1º settembre 2022.
  4. ^ * Andrew Sanger, The Contemporary Law of Blockade and the Gaza Freedom Flotilla, in Yearbook of International Humanitarian Law 2010, vol. 13, Springer Science & Business Media, 2011, p. 429, DOI:10.1007/978-90-6704-811-8_14, ISBN 978-90-6704-811-8. URL consultato il 22 maggio 2016 (archiviato il 5 marzo 2016)."Israel claims it no longer occupies the Gaza Strip, maintaining that it is neither a Stale nor a territory occupied or controlled by Israel, but rather it has 'sui generis' status. Pursuant to the Disengagement Plan, Israel dismantled all military institutions and settlements in Gaza and there is no longer a permanent Israeli military or civilian presence in the territory. However the Plan also provided that Israel will guard and monitor the external land perimeter of the Gaza Strip, will continue to maintain exclusive authority in Gaza air space, and will continue to exercise security activity in the sea off the coast of the Gaza Strip as well as maintaining an Israeli military presence on the Egyptian-Gaza border. and reserving the right to reenter Gaza at will.
    Israel continues to control six of Gaza's seven land crossings, its maritime borders and airspace and the movement of goods and persons in and out of the territory. Egypt controls one of Gaza's land crossings. Troops from the Israeli Defence Force regularly enter pans of the territory and/or deploy missile attacks, drones and sonic bombs into Gaza. Israel has declared a no-go buffer zone that stretches deep into Gaza: if Gazans enter this zone they are shot on sight. Gaza is also dependent on Israel for water, electricity, telecommunications and other utilities, currency, issuing IDs, and permits to enter and leave the territory. Israel also has sole control of the Palestinian Population Registry through which the Israeli Army regulates who is classified as a Palestinian and who is a Gazan or West Banker. Since 2000 aside from a limited number of exceptions Israel has refused to add people to the Palestinian Population Registry.
    It is this direct external control over Gaza and indirect control over life within Gaza that has led the United Nations, the UN General Assembly, the UN Fact Finding Mission to Gaza, International human rights organisations, US Government websites, the UK Foreign and Commonwealth Office and a significant number of legal commentators, to reject the argument that Gaza is no longer occupied."
    * Iain Scobbie, International Law and the Classification of Conflicts, a cura di Elizabeth Wilmshurst, Oxford University Press, 2012, p. 295, ISBN 978-0-19-965775-9. URL consultato il 22 maggio 2016 (archiviato il 5 marzo 2016)."Even after the accession to power of Hamas, Israel's claim that it no longer occupies Gaza has not been accepted by UN bodies, most States, nor the majority of academic commentators because of its exclusive control of its border with Gaza and crossing points including the effective control it exerted over the Rafah crossing until at least May 2011, its control of Gaza's maritime zones and airspace which constitute what Aronson terms the 'security envelope' around Gaza, as well as its ability to intervene forcibly at will in Gaza."
    * Michelle Gawerc, Prefiguring Peace: Israeli-Palestinian Peacebuilding Partnerships, Lexington Books, 2012, p. 44, ISBN 978-0-7391-6610-9. URL consultato il 22 maggio 2016 (archiviato il 6 marzo 2016)."While Israel withdrew from the immediate territory, it remained in control of all access to and from Gaza through the border crossings, as well as through the coastline and the airspace. In addition, Gaza was dependent upon Israel for water, electricity sewage communication networks and for its trade (Gisha 2007. Dowty 2008). ln other words, while Israel maintained that its occupation of Gaza ended with its unilateral disengagement Palestinians - as well as many human right organizations and international bodies - argued that Gaza was by all intents and purposes still occupied."
  5. ^ William Safire, Year of the Stans, Nytimes.com, 31 dicembre 2006. URL consultato il 12 luglio 2011 (archiviato il 15 maggio 2018).
  6. ^ (EN) The Last Word: Mahmoud Zahar, su muslimvillage.com, 2 settembre 2005. URL consultato il 5 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2014).
  7. ^ "Hamastan" - A Palestinian radical Islamist state, ruled by Hamas, su terrorism-info.org.il, 30 agosto 2005. URL consultato il 12 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2011).
  8. ^ Alex Fishman, How IDF Intelligence failed to predict 'Hamastan' in Gaza following Israeli pullot, Ynetnews.com, 27 giugno 2015. URL consultato il 31 luglio 2015 (archiviato il 3 luglio 2018).

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