Gli studi africani o africanistica[1] è lo studio dell'Africa. Il settore include lo studio della storia dell'Africa precoloniale, la storia del colonialismo in Africa e la sua decolonizzazione; lo studio dell'antropologia dell'Africa (gruppi etnici e demografia), di politica, economia, lingue, religioni, cultura, geografia e coinvolge ricercatori di numerosi settori disciplinari. Gli studi africani sono caratterizzati da diverse tradizioni di studio e scuole di pensiero e sono influenzati dalla storia nazionale e dalla storia coloniale del continente.
Un esperto di studi africani è chiamato un africanista[2].
Il territorio oggetto degli studi africani è oggetto di discussioni all'interno della disciplina stessa; gli studi africani si possono centrare sull'interno continente, sull'Africa subsahariana (mentre il nord Africa è oggetto dell'islamistica e degli orientalisti) o su una scala internazionale nella cosiddetta Africa della diaspora. Anche l'espressione panafricanismo è usata per indicare questa attenzione per un territorio che supera la dimensione stessa del continente Africa.
Secondo Basil Davidson, a partire dagli anni Venti anche il termine africanismo si diffonde per indicare lo studio dell'Africa, oltre che per indicare il nazionalismo africano[3]; attualmente le espressioni studi africani[4] o africanistica[5] sono più diffuse, mentre africanismo significa principalmente un atteggiamento favorevole all’affrancamento dei paesi africani[6].