Suolo

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Profilo di suolo A, B, and C rappresentano tre orizzonti riconoscibili nella sezione di un suolo secondo la notazione creata da Vasily Dokuchaev, il fondatore della pedologia; A è il topsoil; B è regolito; C è il saprolite, il livello sottostante rappresenta la roccia non ancora degradata (bedrock)

Per suolo si hanno due diverse accezioni. Geograficamente (anche terra, terreno o anche pedosfera - dal greco πέδον, pedon, suolo, terra e sfera quando considerato parte della geosfera),[1] è lo strato superficiale che ricopre la crosta terrestre, derivante dall'alterazione di un substrato roccioso, chiamato roccia madre, per azione chimica, fisica e biologica esercitata da tutti gli agenti superficiali e dagli organismi presenti su di esso, può comprendere sia sedimenti sia regolite.

La seconda accezione considera il suolo dal punto di vista pedologico-ecologico ovvero non solo come una superficie ma come il composto di quella miscela estremamente variabile di sostanza organica (viva o trasformata)[2] e sostanza minerale che permette la vita di piante ed animali[3], in mancanza di questi due componenti non si parla quindi di suolo. Sotto questo aspetto il suolo si trova esclusivamente sul pianeta Terra .[4]

La pedologia è la scienza che studia la composizione, la genesi e le modificazioni del suolo dovute sia ai fattori biotici che abiotici[5]; la chimica del suolo è invece la disciplina che si occupa dello studio e caratterizzazione chimica e chimico-fisica del suolo.

Si possono identificare tre funzioni principali del suolo:

  • funzione produttiva, la capacità dei suoli di massimizzare la trasformazione di energia radiante in energia chimica;
  • funzione protettiva, dovuta agli effetti di regolazione, assorbimento e distribuzione dei flussi idrici, dalla funzione di stoccaggio del carbonio organico[6], e anche filtro e tampone degli agenti inquinanti;
  • funzione naturalistica, la capacità di ospitare e mantenere riserve biotiche e di trasmettere i segni della storia ecosistemica e umana[7].

Il suolo contiene un vasto microbiota che rappresenta tre quarti della biodiversità del pianeta, formato da specie di animali, batteri e funghi nonché le loro interrelazioni ed equilibri[8][9][10]. La formazione del suolo (pedogenesi) richiede tempi lunghi, mediamente viene considerato necessario un tempo di 500 anni per produrre 2,5 centimetri di suolo[11][12]; la variabilità, a seconda dei vari fattori pedogenetici che agiscono in un sito, è però molto elevata.

La giornata mondiale del suolo è stata istituita nel 2014 dalla FAO e ricorre il 5 dicembre[13][14]


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