Suono

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Suono dell'altoparlante

«Il suono c'è quando c'è»

Suoni di un temporale

Col termine suono (dal latino sonus )[1] s'intende tutta la porzione dello spettro acustico (le frequenze di oscillazione) udibile dal orecchio umano, ed è principalmente legato alla propagazione delle onde sonore nell'aria (o nell'acqua, quando siamo immersi). Ogni suono è caratterizzato da una altezza fondamentale (quantità di vibrazioni al secondo) e da una intensità acustica, anche se in molti casi (come i rumori o gli insiemi di suoni), l'altezza non è o potrebbe non essere valutabile. lo spettro udibile dei suoni, comprende le frequenze da 16 a 20 000 Hz, e la velocità di propagazione delle onde nell'aria, è comunemente indicata come 340 m/s.[1] L'intensità dei suoni è legata alla sensibilità del orecchio, compresa tra il valore minimo di soglia e il valore della pressione massima accettabile, corrispondente al dolore e poi al danno perenne del timpano.

Superamento della barriera del suono in atmosfera

Il suono crea una "sensazione uditiva"[1] correlata alla natura delle vibrazioni delle particelle del mezzo di trasmissione, come una successione di micro compressioni ed espansioni tra le sue molecole (pressione sonora), che lo fa giungere al nostro apparato uditivo, dalla sorgente sonora.

Il suono non viene trasmesso nel vuoto: nello spazio, in assenza di aria o altro mezzo fluido/gassoso, il suono non è percepibile in quanto non riesce ad essere trasmesso.

  1. ^ a b c suòno - Treccani, su Treccani. URL consultato il 9 maggio 2024.

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