Superfosfato | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | H6CaO8P2²⁺ |
Massa molecolare (u) | 234,05 g/mol |
Aspetto | solido grigio marrone, odore leggermente acido |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 232-379-5 |
PubChem | 24846366 |
SMILES | O=P(O)(O)O.O=P(O)(O)O.[Ca+2] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1.1 |
Solubilità in acqua | (20 °C) solubile |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Il superfosfato è un fertilizzante prodotto industrialmente dalla reazione tra acido solforico e apatiti o anche fosfato di calcio. È conosciuto anche col nome di perfosfato. Fu il primo fertilizzante chimico, brevettato da John Bennet Lawes nel 1842. A titolo di esempio, riportiamo la seguente reazione di produzione[1]:
Si tratta di una miscela di fosfato monocalcico e gesso che viene ottenuto per azione di acido solforico sui fosfati greggi insolubili (come si vede dalla reazione precedente). Il triplo superfosfato o superfosfato concentrato si ottiene invece dalla fluorapatite, tramite trattamenti complessi con acido fosforico, che possono o meno usare acido solforico, sintetizzabili tramite la reazione[1]:
Il superfosfato corrisponde ad un tenore NPK 0-20-0, il triplo superfosfato a 0-46-0. Il superfosfato si produce anche naturalmente nei depositi di guano, principalmente vicino alle colonie di uccelli marini, da cui si ricava per estrazione mineraria. La più famosa miniera è quella dell'isola di Nauru, ora esaurita, in cui è stata asportata la maggior parte del terreno.
Il superfosfato non è molto utilizzato, per il basso indice di fosforo e gli alti costi di trasporto. Si privilegia il triplo superfosfato, che però ha un basso tenore di zolfo rispetto a quello semplice, tanto da dover essere spesso integrato da solfato di potassio.
Spesso vengono impiegati come fertilizzanti, invece del superfosfato, i fosfati d'ammonio, quando si deve comunque aggiungere azoto[2].