Supermarine Spitfire | |
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Lo Spitfire Mk.IIb, JH-C[1], in condizioni di volo ad un air show nel 2005 | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | 1 pilota |
Progettista | Reginald Joseph Mitchell Joseph Smith |
Costruttore | Supermarine |
Data primo volo | 6 marzo 1936[2] |
Data entrata in servizio | 4 agosto 1938[2] |
Data ritiro dal servizio | 1961 (IAC)[3] |
Utilizzatore principale | RAF |
Altri utilizzatori | FAA RAAF USAF IAC altri |
Esemplari | 22 890 in 29 versioni |
Costo unitario | £12.600 nel 1940, equivalenti a £ 800.000 odierne |
Altre varianti | Supermarine Seafire Supermarine Spiteful |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 9,12 m (29 ft 11 in) (9,47 m) |
Apertura alare | 11,23 m (36 ft 10 in) |
Altezza | 3,86 m (11 ft 5 in) |
Superficie alare | 22,48 m² (242,1 ft²) |
Peso a vuoto | 2 309 kg (5 090 lb) |
Peso carico | 3 004 kg (6 622 lb) |
Peso max al decollo | 3 071 kg (6 770 lb) |
Propulsione | |
Motore | 1 Rolls-Royce Merlin Mk.45 |
Potenza | 1 470 hp (1 096 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 594 km/h (369 mph) |
Autonomia | 1.750 km (1 135 mi) |
Tangenza | 11 300 (13 100) m |
Armamento | |
Mitragliatrici | 4 Browning calibro .303 in (7,7 mm) |
Cannoni | 2 Hispano Mk.II calibro 20 mm (.787 in) |
Bombe | 2 da 113 kg (250 lb) |
Missili | razzi non guidati |
Note | dati riferiti alla versione Mk.V |
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Supermarine Spitfire Mk.IX | |
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Spitfire Mk IX di base a Biggin Hill nel 1943 | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 9,47 m |
Peso a vuoto | 2 556 kg |
Peso max al decollo | 3 590-4 310 kg |
Propulsione | |
Motore | un Rolls-Royce Merlin Mk.61 |
Potenza | 1 660 hp |
Prestazioni | |
Velocità max | 656 km/h |
Note | dati riferiti alla versione Mk.IX |
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Il Supermarine Spitfire fu un aereo da caccia monoposto monomotore ad ala bassa, prodotto dalla ditta britannica Supermarine Aviation Works negli anni trenta e quaranta. Impiegato in Europa, Nord Africa, Australia e Asia, divenne uno degli aerei-simbolo della Seconda guerra mondiale soprattutto per il suo efficace e decisivo contributo alla vittoriosa resistenza inglese all'aggressione tedesca, durante la Battaglia d'Inghilterra e gli anni del conflitto.[4]
Nella Battaglia d'Inghilterra, condivise con lo Hawker Hurricane il difficile compito della difesa del territorio dagli attacchi della Luftwaffe. Impiegato dalle aviazioni di numerosi paesi alleati - quali l'Unione Sovietica, l'Australia e gli Stati Uniti d'America - è stato l'unico caccia alleato prodotto per tutta la durata della guerra[5].
Realizzato in una quarantina di versioni diverse, è probabilmente l'aereo con evoluzione progettuale e costruttiva superiore a qualsiasi altro modello, in tutta la storia del volo.[6]
Includendo i 2.556 Seafire, ne vennero prodotti 20.351[6] esemplari fino al 1947[7], quando l'ultimo Mk.24 uscì dalle linee di montaggio. Dopo la guerra fu ancora a lungo impiegato dalle forze aeree di Francia, Paesi Bassi, Grecia, Turchia, Belgio, India, Italia e Cecoslovacchia.[8]
L'ultima missione operativa di prima linea della RAF fu compiuta il primo aprile 1954 da uno Spitfire ricognitore PR19 del No. 81 Squadron RAF.[9] Ma lo Spitfire continuò ad essere utilizzato ancora per tre anni dal Temperature and Humidity Flight, per misurazioni meteorologiche, fino al giugno 1957, quando fu congedato.[10]
È stato considerato dall'asso britannico Johnnie Johnson «il miglior caccia difensivo convenzionale della guerra».[11]