Il temperamento equabile è un sistema di accordatura della scala musicale occidentale di dodici note, nel quale tutti gli intervalli di semitono fra note consecutive risultano uguali fra loro. La sua invenzione è attribuita ad Aristosseno di Taranto; nel corso dei secoli XVII e XVIII fu descritto e discusso da diversi teorici (inclusi i matematici Stevin e Leibniz), ma solo nel corso del XIX secolo divenne di uso corrente nella pratica musicale. A partire dal XX secolo è considerato il sistema standard di accordatura nella musica occidentale[1].
Il termine temperamento si riferisce al fatto che in questa scala tutti gli intervalli sono alterati ("temperati") rispetto ai rapporti di frequenza che definiscono gli intervalli giusti, mentre il termine equabile si riferisce al fatto che con questo specifico temperamento l'ottava risulta suddivisa in dodici intervalli uguali fra loro.
Benché altri tipi di temperamento, in uso nei secoli XVII e XVIII in Europa, già consentissero di eseguire musica in tutte le tonalità, il temperamento equabile è l'unico che consenta di mantenere lo stesso grado di consonanza di tutti gli accordi quando si passa da una tonalità all'altra; il suo utilizzo, inoltre, è imprescindibile per la musica dodecafonica.
L'espressione temperamento equabile è talora usata per indicare, in senso più ampio, tutte le scale musicali microtonali in cui l'ottava viene suddivisa in intervalli uguali fra loro. In questo contesto, l'usuale scala temperata di 12 semitoni è denotata con la sigla 12-TET (dall'inglese 12-Tone Equal Temperament).