Teologia

Allegoria della Teologia, in un affresco di Raffaello Sanzio sul soffitto della Stanza della Segnatura a Roma (1511): è definita dalla scritta sorretta dai due putti come Divinar[um] Rer[um] Notitia, ossia «rivelazione delle cose divine».[1]

La teologia (dal greco antico θεός, theos, Dio[2] e λόγος, logos, "parola", "discorso", o "indagine") è una disciplina religiosa che studia Dio o i caratteri che le religioni riconoscono come propri del divino in quanto tale[3].

  1. ^ Costantino D'Orazio, Raffaello segreto, Sperling & Kupfer, 2015.
  2. ^ Anche se entrato nell'etimologia cristiana, il termine con cui i greci indicavano Dio non va sovrapposto al Dio della Bibbia. Così Giovanni Reale:

    «Non è possibile intendere la concezione greca circa Dio, se non si comprende, prima di tutto, che il concetto di Dio è, in tutti i pensatori, un momento del più ampio concetto di Divino (neutro). Ciò significa che il Divino è sempre inteso dal Greco come una pluralità strutturale e che la nostra concezione monoteistica di genesi biblica è in netta antitesi con quella greca.»

  3. ^ N. Abbagnano, Dizionario di filosofia, aggiornato e ampliato da G. Fornero, vol. 3, Novara, De Agostini, 2006, p. 609, voce Teologia, ISBN non esistente.
    «In generale, ogni trattazione o discorso o predica che abbia per oggetto Dio e le cose divine»

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