Con territori occupati da Israele ci si riferisce alle aree dello Stato di Palestina, della Siria e del Libano soggette a occupazione militare da parte dello Stato di Israele.
L'occupazione ha avuto origine dalla guerra dei sei giorni del 1967 a partire dal Libano del Sud, dove l'esercito israeliano era particolarmente presente, è continuata durante la guerra civile in Libano e la guerra del Libano del 1978 mantenendo ed espandendo la presenza militare perlomeno fino al 2000, e prosegue sino a oggi[1]. Il primo uso dell'espressione "territori occupati" proviene dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nella sua Risoluzione 242 dopo la guerra dei sei giorni del 1967; tale risoluzione chiedeva «l'istituzione di una pace giusta e duratura in Vicino Oriente» da raggiungere con «l'applicazione di entrambi i seguenti principi: […] Ritiro delle forze armate israeliane dai territori occupati nel recente conflitto [per terminare] tutte le rivendicazioni o stati di belligeranza» e il «rispetto per il diritto di ogni stato dell'area di vivere in pace entro confini sicuri e riconosciuti».
Originariamente, i territori occupati includevano quattro aree: le siriane alture del Golan, l'egiziana penisola del Sinai, la striscia di Gaza occupata dall'Egitto e la Cisgiordania occupata dalla Giordania. Dal 1967 al 1981, le quattro aree sono state governate dal governatorato militare d'Israele e indicate dalle Nazioni Unite come "territori arabi occupati"[2]. Il governatorato militare d'Israele è stato abolito nel 1981, dopo il trattato di pace israelo-egiziano del 1979. In seguito al trattato, Israele ha restituito la penisola del Sinai all'Egitto, mentre le alture del Golan sono state incorporate nel distretto Settentrionale di Israele dalla legge sulle alture del Golan; la Cisgiordania ha continuato a essere amministrata tramite l'Amministrazione civile israeliana, che le Nazioni Unite continuarono a definire "territorio arabo occupato"[3].
Nonostante l'eliminazione del governo militare, in linea con le richieste egiziane, il termine "territori arabi occupati" era rimasto in uso riferendosi alla Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, la striscia di Gaza e le alture del Golan occidentali. Dal 1999 all'inizio del 2013, il termine "territori palestinesi occupati" è stato utilizzato per riferirsi ai territori controllati dall'Autorità Nazionale Palestinese in Cisgiordania e nella striscia di Gaza.
La Corte internazionale di giustizia,[4] l'Assemblea generale delle Nazioni Unite[5] e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno formalmente dichiarato Israele come "potenza occupante"[6]. Richard Falk, un rappresentante delle Nazioni Unite, ha definito l'occupazione di Israele «un affronto al diritto internazionale»[7]. L'Alta Corte di giustizia israeliana ha stabilito unilateralmente che Israele può mantenere l'occupazione della Cisgiordania come "occupazione belligerante"[8]; secondo il Rapporto Sasson, la Corte suprema di Israele, in varie occasioni e composta da diversi giudici, ha ripetutamente affermato, per più di quattro decenni, che si applica il diritto internazionale alla presenza di Israele in Cisgiordania[9].
I governi israeliani hanno sempre evitato l'espressione "territori occupati" preferendogli "territori contesi" nel caso della Cisgiordania[10][11] Ufficialmente Israele sostiene che la Cisgiordania è un "territorio conteso".[12].
Israele afferma che dal Piano di disimpegno unilaterale israeliano nel 2005, Israele non occupa più la striscia di Gaza[13]. Tuttavia, poiché ha mantenuto un certo controllo sullo spazio aereo e sulla linea costiera di Gaza, lo Stato di Israele ha continuato a essere designato de facto come "potenza occupante" nella Striscia di Gaza dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite[14] e da diversi paesi e da organizzazioni per la tutela dei diritti umani[15][16][17][18].
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore International Court of Justice
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore http://unispal.un.org
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore AI_briefing
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore isrlpa13698
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore cnn2009-01-06