Territorio del comandante militare in Serbia

Territorio del comandante militare in Serbia
Territorio del comandante militare in Serbia - Localizzazione
Territorio del comandante militare in Serbia - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome ufficialeGebiet des Militärbefehlshabers in Serbien
Lingue ufficialiserbo
tedesco
Lingue parlateSerbo
Tedesco
InnoHorst-Wessel-Lied
Capitale Belgrado
Dipendente daGermania (bandiera) Germania nazista
DipendenzeSerbia
Politica
Forma di governoOccupazione militare
Capo di StatoMilan Aćimović (1941)
Milan Nedić (1941-1944)
Nascita1941
CausaInvasione della Jugoslavia
Fine1944
CausaOffensiva di Belgrado
Territorio e popolazione
Territorio originaleRegno di Jugoslavia
Popolazione4.500.000 nel 1941
Evoluzione storica
Preceduto daJugoslavia (bandiera) Regno di Jugoslavia
Succeduto da Jugoslavia Federale Democratica
Ora parte diSerbia (bandiera) Serbia

Il territorio del comandante militare in Serbia (in tedesco Gebiet des Militärbefehlshabers in Serbien; in serbo Подручје Војног заповедника у Србији?, Područje vojnog zapovednika u Srbiji) era la parte del Regno di Jugoslavia che venne posta sotto controllo militare della Wehrmacht in seguito all’invasione, occupazione e spartizione della Jugoslavia da parte delle potenze dell'Asse nell'aprile 1941. Il territorio includeva solo la Serbia centrale, con l’aggiunta di una parte del Cossovo settentrionale (la zona intorno a Kosovska Mitrovica) e del Banato.

Il territorio fu l’unica parte della smembrata Jugoslavia in cui l’Asse istituì un governo militare; ciò fu dovuto alle principali vie di trasporto ferroviario e fluviale che lo attraversavano e alle sue preziose risorse, in particolare i metalli non ferrosi.[1] Il 22 aprile 1941 il territorio venne posto sotto la suprema autorità del comandante militare tedesco in Serbia. Sebbene i tedeschi si servissero anche di truppe bulgare alleate per l’occupazione, il territorio rimase esclusivamente sotto controllo germanico.

  1. ^ Jozo Tomasevich, War and Revolution in Yugoslavia, 1941–1945: Occupation and Collaboration. Stanford: Stanford University Press, 2001, p. 64, ISBN 978-0-8047-3615-2.

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