La locuzione terza via (in inglese: Third Way) si riferisce a diverse posizioni politiche trasversali impegnate nell'elaborazione di una moderna posizione intermedia tra neoliberalismo e socialdemocrazia – da non confondere con il centrismo, termine riconducibile ad un concetto maggiormente ampio – al fine di individuare un efficace compromesso di giustizia sociale, pari opportunità, valorizzazione del merito, dell’iniziativa privata, tra le politiche economiche laissez-faire e quelle interventiste.[1]
Essa nasce dall'esigenza di analizzare compiutamente gli esiti delle politiche economiche di stampo keynesiano, che avevano precedentemente generato dubbi a causa di un eccessivo interventismo da parte dello Stato, e quelle neoliberiste sviluppatesi a partire dagli anni ottanta[2], in una fase ormai avviata alla globalizzazione, combinandole fra loro e sviluppate da alcuni partiti socioliberali e socialdemocratici.[3][4][5]