Tesoro dell'Esquilino

Il cofanetto di Proiecta, il pezzo più pregiato del tesoro dell'Esquilino, esposto al British Museum, Londra. Il pannello frontale raffigura la scena della toletta di Venere.

Il tesoro dell'Esquilino è un servizio di oggetti d'argento di epoca romana, nascosto a Roma nella zona dell'Esquilino tra la fine del IV e l'inizio del V secolo e ritrovato nel XVIII secolo. È costituito da numerosi oggetti di svariato uso e di eccellente fattura, tra i quali spiccano due scrigni da toletta (fra cui il famoso cofanetto di Proiecta), «una bottiglia, diversi piatti da portata, una patera, applicazioni per mobilio e finimenti per cavalli».[1] Dopo essere passati per le mani di alcuni collezionisti, i pezzi del tesoro, quasi al completo, sono esposti al British Museum a Londra.

Il tesoro deve la sua fama al fatto che molti pezzi presentano un'iconografia decisamente pagana, ma le iscrizioni rivelano che i suoi proprietari erano cristiani; inoltre è stata a lungo sostenuto il collegamento tra il tesoro e un'importante famiglia aristocratica romana della tarda antichità, quella di Turcio Secondo e di Proiecta Turcia, e che il sito del ritrovamento indicasse la posizione della domus Turciorum.[2] Il deposito del tesoro in un nascondiglio è probabilmente da ricondurre a qualche evento catastrofico, forse il sacco di Roma del 410 da parte di Alarico.

  1. ^ Painter 2000, p. 140.
  2. ^ Painter 2000, p. 145.

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