Il Test di Risser è un test che consente la misura indiretta della maturità scheletrica, per cui il grado di ossificazione dell'apofisi iliaca mediante valutazione radiografica viene utilizzato per giudicare lo sviluppo scheletrico complessivo. La mineralizzazione delle apofisi iliache inizia dalla cresta anterolaterale e progredisce medialmente verso la colonna vertebrale. La fusione delle apofisi calcificate all'ileo procede quindi in direzione opposta, da mediale a laterale.[1]
Una tipica scala di valutazione a cinque punti è la seguente:
La classificazione di Risser è tradizionalmente utilizzata per stimare il potenziale di crescita futuro della colonna vertebrale dell'adolescente, in particolare nel contesto della scoliosi spinale. Risser ha inizialmente riconosciuto che l'ossificazione delle apofisi iliache è approssimativamente parallela all'ossificazione delle apofisi vertebrali. Quanto più precoce è la fase di crescita, tanto maggiore è la probabilità che una scoliosi progredisca e che possa necessitare di un intervento.[2] Si noti che sebbene Risser abbia descritto per la prima volta le sue scoperte durante una conferenza del 1948[3] e abbia pubblicato l'omonimo articolo nel 1958,[4] sono stati sviluppati sistemi di stadiazione formalizzati in un secondo momento.