I test diagnostici per la malattia COVID-19 sono l'insieme degli esami clinici, esami radiologici (ad esempio la tomografia computerizzata) ed esami di laboratorio dei campioni biologici (ad esempio il tampone rinofaringeo) utilizzati per diagnosticare la malattia causata dal coronavirus SARS-CoV-2.
I campioni biologici permettono di indagare sulla presenza di materiale virale e possono fornire una diagnosi praticamente certa di infezione da SARS-CoV-2; possono essere analizzati mediante test di reazione a catena della polimerasi dopo trascrizione inversa per il rilevamento di RNA virale (Real Time RT-PCR) o mediante test ELISA basati su anticorpi per il rilevamento di proteine virioniche. Gli esami radiologici permettono un'analisi dello stato dei polmoni e di altri organi coinvolti dall'infezione.
La ricerca europea EVA (European Virus Archive) si è rapidamente organizzata per fornire ai laboratori diagnostici di tutto il mondo elementi virali destinati a fungere da controlli per test basati sull'RNA o sulle proteine.[1]
Il 25 febbraio 2020, la Cina ha annunciato di aver prodotto 1,7 milioni di test ad acido nucleico e 350 000 kits test anticorpali ogni giorno.[2]