The Pirate Bay

The Pirate Bay
sito web
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URLthepiratebay.org
Tipo di sitoIndice di file torrent, fornitore di Magnet link
LinguaInglese, svedese, nynorsk, bokmål, danese, finlandese, islandese, tedesco, olandese, italiano, spagnolo, portoghese, francese, portoghese brasiliano, polacco, ungherese, greco, turco, russo, slovacco, catalano, ebraico, giapponese, bulgaro, estone, arabo, serbo, cinese, ceco, sloveno, ucraino, malese, bengali, albanese e croato
Registrazionefacoltativa
CommercialeNo
ProprietarioGottfrid Svartholm
Creato daFredrik Neij
Peter Sunde
Gottfrid Svartholm
Lancio21 novembre 2003[1]
FatturatoPubblicità, donazioni, vendita di gadget
Stato attualeattivo
SloganThe galaxy's most resilient BitTorrent site

The Pirate Bay (TPB) è un sito di file sharing basato sul protocollo di condivisione BitTorrent. È nato in Svezia ed è stato creato da Gottfrid Svartholm, Fredrik Neij e Peter Sunde.

The Pirate Bay si autodefinisce come «Il sito BitTorrent più resiliente al mondo»[2] (a partire dal 2012, "Il più resistente della galassia..."[3]) ed è attualmente classificato come il 75° sito più visitato al mondo e il 13° in Svezia secondo Alexa Internet,[4] ha più di 5 milioni di utenti registrati e, dal 2011, ospita più di 3,5 milioni di file torrent.[5] Secondo il Los Angeles Times, The Pirate Bay è il più grande mediatore al mondo di download illegali e "il membro più visibile di un crescente movimento internazionale anti-copyright o pro pirateria".[6] Il sito non è stato accessibile dal 9 dicembre 2014 a causa del sequestro dei server da parte della polizia svedese. In quella data, sul sito è comparso un contatore che segnava come data di ritorno online il primo febbraio 2015; il primo febbraio, come preannunciato, il sito torna online.

  1. ^ Win Magazine 266, p. 46.
  2. ^ (EN) Eric Pfanner, Swedes charge 4 in case involving copyright infringement of music and films, in International Herald Tribune, 31 gennaio 2008. URL consultato il 1º ottobre 2008 (archiviato il 3 febbraio 2008).
  3. ^ (EN) Megan Garber, The Pirate Bay: 'The Next Step in Copying Will Be Made From Digital Form Into Physical Form', in The Atlantic, 24 gennaio 2012. URL consultato il 28 gennaio 2012 (archiviato il 28 gennaio 2012).
  4. ^ (EN) Thepiratebay.org Site Info, su alexa.com, Alexa Internet. URL consultato il 2 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2011).
  5. ^ (EN) The Pirate Bay Welcomes Its 4 Millionth User, su freakbits.com, 9 dicembre 2009. URL consultato il 19 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2009).
  6. ^ (EN) David Sarno, The Internet sure loves its outlaws, in Los Angeles Times, 29 aprile 2007. URL consultato il 3 maggio 2014.

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