Tolleranza è la capacità di sopportare, senza esserne danneggiati, qualcosa che di per sé potrebbe essere spiacevole o dannosa[1].
In senso sociologico la tolleranza si manifesta in chi, teoricamente e praticamente, mostra rispetto e indulgenza nei confronti di coloro che pensano e agiscono credendo in diversi principi relativi alla religione, alla politica, all'etica, alla scienza, all'arte e alla letteratura.[2]
La tolleranza non può essere definita in senso positivo come una virtù poiché riguarda una negatività che viene sopportata per una serie di motivi che escludono un'accettazione piena e senza condizioni di ciò che viene tollerato:
«La tolleranza illimitata porta alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l'illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro gli attacchi degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.[3]»
Tuttavia la tolleranza esprime una funzione positiva nel senso che fa apparire una diversità di opinioni che dal confronto dialettico possono procurare una più ampia verità.