In astronomia, il transito è l'occultazione (parziale o totale) di un corpo celeste dovuto a un secondo corpo che si interpone tra il primo e l'osservatore.
Esempi di transiti sono quelli dei pianeti davanti al Sole (per esempio, i transiti di Venere e di Mercurio) visti dalla Terra. Si definiscono transiti anche quelli di un satellite davanti al suo pianeta (per esempio, il transito dei satelliti di Giove); mentre i "transiti" della Luna di fronte al Sole, sono indicati più propriamente come eclissi di Sole. Se a essere nascoste dai pianeti o dagli asteroidi sono le stelle si ha una occultazione.
Il transito fornisce anche uno dei metodi per l'individuazione dei pianeti extrasolari.
La periodicità del transito di un corpo davanti a un secondo dipende dalle caratteristiche orbitali (inclinazione, eccentricità e periodo di rivoluzione) dei due corpi celesti e da quelle del corpo su cui si trova l'osservatore.
A differenza delle eclissi, i transiti sono stati osservati solo in tempi storici relativamente recenti (in pratica a partire dall'invenzione del cannocchiale all'inizio del Seicento), rivelandosi estremamente utili per definire in modo accurato le parallassi, l'unità astronomica e le orbite dei vari corpi del Sistema solare.