La trasparenza (anche detta pellucidità o diafanità) è la proprietà fisica che permette alla luce di passare attraverso un materiale, mentre la traslucenza (anche definita traslucidità) permette alla luce di passarvi attraverso in modo diffuso. La proprietà opposta è l'opacità. I materiali trasparenti sono limpidi, mentre quelli traslucenti non consentono di vedervi attraverso in modo chiaro.
Quando la luce incontra un materiale, può interagire con esso in modi differenti. Queste interazioni dipendono dalla natura della luce (la sua lunghezza d'onda, frequenza, energia, ecc.) e la natura del materiale. Le onde luminose interagiscono con un oggetto attraverso molti fenomeni; i più comuni sono assorbimento, riflessione, trasmissione, rifrazione, diffusione,diffrazione.
Alcuni materiali, come il vetro piatto (plate glass) e l'acqua limpida, consentono a gran parte della luce che vi cade sopra di essere trasmessa con poca riflessione; tali materiali sono definiti otticamente trasparenti. Molti liquidi e soluzioni acquose sono molto trasparenti. L'assenza di difetti strutturali (vuoti, incrinature, ecc.) e l'assenza di assorbimento da parte delle molecole della maggior parte dei liquidi sono responsabili della loro eccellente trasmissione ottica.
I materiali che non consentono la trasmissione della luce sono detti opachi. Molte di queste sostanze hanno una composizione chimica che comprende "centri di assorbimento". Molte sostanze sono selettive nel loro assorbimento delle varie frequenze che compongono la luce bianca. Le frequenze dello spettro che non vengono assorbite vengono trasmesse o riflesse, specularmente o diffusamente. Questo è ciò che dà origine ai colori. I corpi neri assorbono tutte le frequenze; i corpi bianchi riflettono diffusamente tutte le frequenze senza assorbirne alcuna.[1]