Trattato di Parigi (1856) | |
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Il congresso di Parigi che portò alla firma del trattato | |
Contesto | Sconfitta russa nella Guerra di Crimea |
Firma | 30 marzo 1856 |
Luogo | Parigi, Francia |
Condizioni | Smilitarizzazione del Mar Nero (perdita della flotta russa). Autonomia dei Principati danubiani dalla Turchia e cessione della Bessarabia meridionale dalla Russia alla Moldavia. |
Parti | Francia Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda Regno di Sardegna Impero ottomano Impero austriaco Regno di Prussia Impero russo |
Firmatari | Alexandre Walewski George Clarendon Camillo Benso di Cavour Mehmed Alì Pascià Karl von Buol-Schauenstein Otto Theodor von Manteuffel Aleksej Fëdorovič Orlov |
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Il trattato di Parigi fu un accordo di pace firmato il 30 marzo 1856 nella capitale francese dalle nazioni che parteciparono alla guerra di Crimea. Tale conflitto aveva visto una vittoria militare di Francia, Regno Unito, Impero ottomano e Regno di Sardegna ai danni della Russia e un momentaneo successo politico, conseguito senza il ricorso alle armi, dell'Impero austriaco.
Il trattato di Parigi fu il testo conclusivo delle decisioni prese dal Congresso di Parigi e dispose l'autonomia dei principati danubiani, la smilitarizzazione del Mar Nero (e delle isole russe delle Åland), la cessione russa della Bessarabia meridionale alla Moldavia, la salvaguardia dei sudditi cristiani dell'Impero ottomano, nonché la regolamentazione della navigazione sul Danubio.