Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Il triage (AFI: /tri'aʒ/; termine francese che significa «cernita, smistamento») è un sistema utilizzato per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni secondo classi di urgenza/emergenza crescenti, in base alla gravità delle lesioni riportate e del loro quadro clinico.[1] Per estensione, la tecnica del triage, di competenza infermieristica,[2] viene messa in opera ogni qualvolta è necessario smistare una serie di utenti che chiedono un servizio verso gli operatori opportuni[3][4].
La decisione delle priorità può essere soggetta a importanti risvolti etici e morali, soprattutto durante eventi catastrofici con afflusso importante di feriti.
^ Miriam Di Carlo, Triage, su accademiadellacrusca.it, Accademia della Crusca, 23 giugno 2020. URL consultato il 1º giugno 2021.
«La parola triage deriva dal verbo francese trier che significa 'scegliere, selezionare' con l'aggiunta del suffisso -age '-aggio' e indica "nel pronto soccorso, il metodo di selezione delle priorità degli interventi in base alla gravità delle lesioni e delle malattie" (GRADIT).»
«Il Triage, quale primo momento d’accoglienza delle persone che giungono in PS, è una funzione infermieristica volta alla identificazione delle priorità assistenziali attraverso la valutazione della condizione clinica dei pazienti e del loro rischio evolutivo, in grado di garantire la presa in carico
degli utenti e definire l’ordine d’accesso al trattamento. Generalmente la funzione di Triage non riduce i tempi d’attesa dei pazienti, ma li ridistribuisce a favore di chi ha necessità d’interventi in emergenza e urgenza.»