La Tribunicia potestas, concetto traducibile in italiano come "potestà tribunizia", era l'autorità di cui godevano i tribuni della plebe nell'Antica Roma. Durante l'età imperiale essa divenne, fin dai tempi di Augusto, uno degli elementi portanti dell'autorità imperiale in quanto garantiva il diritto di veto su qualsiasi decreto del Senato, il diritto di intercessio, l'immunità personale e la possibilità di comminare condanne capitali; il potere più importante era indiscutibilmente quello di far approvare norme aventi valore di legge. La sua attribuzione assegnava, dunque, al personaggio che la riceveva tutte le prerogative concesse ai tribuni della plebe, senza tuttavia l'investitura della carica.