La turboventola[1], spesso indicata col termine ingleseturbofan, è un tipo di motore a reazione che, a differenza di un normale motore turbogetto, utilizza due flussi d'aria separati:
il primo flusso, detto flusso caldo, attraversa tutti gli stadi del motore, vale a dire la presa d'aria, che ha la funzione di instradare il flusso generando una prima compressione dell'aria rallentandola, negli stadi successivi, la ventola (uno o più stadi), il compressore, la camera di combustione, la turbina (uno o più stadi), e l'ugello di scarico, da dove viene esercitata tutta la propulsione sul mezzo esterno.
il secondo flusso, detto flusso freddo, attraversa:
nel caso di turboventola a flussi associati, soltanto ventola e ugello, oppure
nel caso di turboventola a flussi separati, la sola ventola.
Il rapporto tra la portata in massa di flusso freddo e la portata in massa di flusso caldo si dice rapporto di diluizione[2].
^Turboventola, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 15 gennaio 2018.