Umanesimo

Disambiguazione – Se stai cercando la filosofia etico-razionale moderna, vedi Umanesimo (filosofia).
L'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. Il disegno raffigura le proporzioni ideali del corpo umano, basandosi su un passo del De architectura di Vitruvio.

L'Umanesimo fu un movimento culturale irradiatosi dall'Italia nel corso del XV e XVI secolo. Ispirato da autori trecenteschi quali Francesco Petrarca e in parte Giovanni Boccaccio, esso era volto alla riscoperta dei classici latini e greci nella loro storicità e non più nella loro interpretazione allegorica, inserendo quindi anche conoscenze e usanze dell’antichità nella quotidianità tramite le quali poter avviare una "rinascita" della cultura europea dopo i cosiddetti "secoli bui" del Medioevo.

L'umanesimo petrarchesco, fortemente intriso di neoplatonismo e tendente alla conoscenza dell'anima umana, si diffuse in ogni area della penisola (con l'eccezione del Piemonte sabaudo), determinando di conseguenza l'accentuazione di un aspetto della classicità a seconda delle necessità dei "protettori" degli umanisti stessi, vale a dire dei vari governanti. Nel giro del XV secolo, gli umanisti dei vari Stati italiani incominciarono a mantenere forti legami epistolari fra di loro, aggiornandosi riguardo alle scoperte compiute nelle varie biblioteche capitolari o claustrali d'Europa permettendo alla cultura occidentale la riscoperta di autori e opere fino ad allora sconosciuti.

Per avvalorare l'autenticità e la natura dei manoscritti ritrovati, gli umanisti, sempre sulla scia di Petrarca, favorirono la nascita della moderna filologia, scienza intesa a verificare la natura dei codici contenenti le opere degli antichi e determinarne la natura (cioè l'epoca in cui quel codice fu trascritto, la provenienza, gli errori contenuti con cui poter effettuare comparazioni in base alle varianti). Dal punto di vista delle aree d'interesse in cui alcuni umanisti si concentrarono maggiormente rispetto ad altre, poi, si possono ricordare le varie "ramificazioni" dell'umanesimo, passando dall'umanesimo filologico all'umanesimo filosofico.

L'umanesimo, che trovò le sue basi nelle riflessioni dei filosofi greci sull'esistenza umana e in alcune opere tratte anche dal teatro ellenico, si avvalse anche dell'apporto della letteratura filosofica romana, in primis Cicerone e poi Seneca. Benché l'umanesimo propriamente detto sia stato quello italiano e poi europeo che si diffuse nel XV e nel XVI secolo (con limiti cronologici che conoscono talune differenze a seconda delle discipline) alcuni storici della filosofia utilizzarono questo termine anche per esprimere certe manifestazioni del pensiero all'interno del XIX e del XX secolo.


Developed by StudentB