Umberto Veronesi | |
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Umberto Veronesi nel 2012 | |
Ministro della sanità | |
Durata mandato | 26 aprile 2000 – 11 giugno 2001 |
Capo del governo | Giuliano Amato |
Predecessore | Rosy Bindi |
Successore | Girolamo Sirchia |
Presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare | |
Durata mandato | 5 novembre 2010 – 3 novembre 2011 |
Predecessore | Carica istituita |
Successore | Carica abolita |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 29 aprile 2008 – 22 febbraio 2011 |
Legislatura | XVI |
Gruppo parlamentare | Partito Democratico |
Coalizione | Centro-sinistra 2008 |
Circoscrizione | Lombardia |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PSI (fino al 1994) PD (2008-2011) |
Titolo di studio | Laurea in Medicina e Chirurgia |
Università | Università degli Studi di Milano |
Professione | Medico chirurgo |
Firma |
Umberto Veronesi (Milano, 28 novembre 1925 – Milano, 8 novembre 2016[1]) è stato un oncologo e politico italiano. Fondatore e Presidente della Fondazione Umberto Veronesi, ha fondato e ricoperto il ruolo di direttore scientifico e di direttore scientifico emerito dell'Istituto europeo di oncologia[2]. È stato direttore scientifico dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano dal 1976 al 1994. Ha ricoperto l'incarico di Ministro della sanità dal 26 aprile 2000 all'11 giugno 2001 nel governo Amato II.
La sua attività clinica e di ricerca è stata incentrata per decenni sulla prevenzione e sulla cura del cancro. In particolare si è occupato del carcinoma mammario, prima causa di morte per tumore nella donna[3]; in tale ambito è stato il primo teorizzatore e strenuo propositore della quadrantectomia, dimostrando come nella maggioranza dei casi le curve di sopravvivenza di questa tecnica, purché abbinata alla radioterapia, sono le medesime di quelle della mastectomia, ma a impatto estetico e soprattutto psicosessuale migliore.
Si è inoltre distinto per la sua lotta in difesa dei diritti degli animali e dei diritti civili.