È considerata l'opera con cui De Sica, alla sua quarta regia, conclude la serie delle commedie leggere in gran parte ambientate in collegi e istituzioni per giovinette e dei feuilleton sentimentali in costume (genere in cui tale film rientra), per entrare, sin dall'opera successiva, in un ambito drammatico d'ambientazione contemporanea e popolare che sfocerà nelle opere neorealistiche del dopoguerra.