Uncharted 3: L'inganno di Drake videogioco | |
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Nathan Drake in una scena del gioco nel deserto. | |
Titolo originale | Uncharted 3: Drake's Deception |
Piattaforma | PlayStation 3, PlayStation 4 |
Data di pubblicazione | PlayStation 3: 2 novembre 2011 1º novembre 2011 2 novembre 2011 3 novembre 2011 28 ottobre 2011 |
Genere | Avventura dinamica, stealth, piattaforme, sparatutto in terza persona |
Tema | (Rub' al-Khali, Iram delle Colonne) |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Naughty Dog |
Pubblicazione | Sony Computer Entertainment |
Direzione | Amy Hennig, Justin Richmond |
Design | Amy Hennig (Direttore creativo) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, Online Multiplayer, Online co-op, Split-screen co-op, Lan party |
Periferiche di input | Sixaxis o DualShock 3 |
Motore grafico | Naughty Dog Game Engine 3.0 |
Motore fisico | Havok |
Supporto | Blu-ray Disc |
Fascia di età | ACB: MA15+ · BBFC: 15 · ESRB: T · PEGI: 16 · USK: 16 |
Serie | Uncharted |
Preceduto da | Uncharted 2: Il covo dei ladri |
Seguito da | Uncharted: L'abisso d'oro |
«Coloro che sognano di giorno sono uomini pericolosi, perché possono vivere i loro sogni a occhi aperti e realizzarli. Io sono uno di questi.»
Uncharted 3: L'inganno di Drake (Uncharted 3: Drake's Deception) è un videogioco d'avventura dinamica del 2011, sviluppato da Naughty Dog e pubblicato da Sony Interactive Entertainment in esclusiva per PlayStation 3[1]. Si tratta del terzo capitolo della celebre saga di videogiochi Uncharted[2].
Il gioco è stato pubblicato il 1º novembre 2011 in Nord America[3][4][5][6][7] e il giorno successivo in Europa[8], eccetto per la Francia, dove il titolo è uscito in anteprima mondiale il 28 ottobre 2011.[9]
Ha vinto i premi per la migliore grafica e per il miglior gioco PlayStation 3 agli Spike Video Game Awards del 2011 ed è arrivato al primo posto nella classifica IGN dei 25 migliori giochi per PlayStation 3,[10] risultando, inoltre, tra i videogiochi più premiati del 2011.[11] La critica ha lodato particolarmente il comparto tecnico e il multiplayer,[12] definendo il titolo un capolavoro, nonché una pietra miliare dei videogiochi moderni.[13][14]