Urbano Rattazzi

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Urbano Rattazzi

Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia
Durata mandato3 marzo 1862 –
8 dicembre 1862
MonarcaVittorio Emanuele II
PredecessoreBettino Ricasoli
SuccessoreLuigi Carlo Farini

Durata mandato10 aprile 1867 –
27 ottobre 1867
MonarcaVittorio Emanuele II
PredecessoreBettino Ricasoli
SuccessoreLuigi Federico Menabrea

Presidente della Camera dei deputati del Regno di Sardegna
Durata mandato11 maggio 1852 –
27 ottobre 1853
PredecessorePier Dionigi Pinelli
SuccessoreCarlo Bon Compagni di Mombello
LegislaturaIV

Durata mandato10 gennaio 1859 –
21 gennaio 1860
PredecessoreCarlo Bon Compagni di Mombello
SuccessoreGiovanni Lanza
LegislaturaVI

Presidente della Camera dei Deputati del Regno d'Italia
Durata mandato7 marzo 1861 –
3 marzo 1862
PredecessoreGiovanni Lanza
SuccessoreSebastiano Tecchio
LegislaturaVIII

Ministro degli affari esteri del Regno d'Italia
Durata mandato3 marzo 1862 –
31 marzo 1862
Capo del governoSé stesso
PredecessoreBettino Ricasoli
SuccessoreGiuseppe Pasolini

Ministro dell'interno del Regno d'Italia
Durata mandato3 marzo 1862 –
8 dicembre 1862
Capo del governoSé stesso
PredecessoreBettino Ricasoli
SuccessoreUbaldino Peruzzi

Durata mandato10 aprile 1867 –
27 ottobre 1867
Capo del governoSé stesso
PredecessoreBettino Ricasoli
SuccessoreFilippo Antonio Gualterio

Ministro delle finanze del Regno d'Italia
Durata mandato5 luglio 1867 –
27 ottobre 1867
Capo del governoSé stesso
PredecessoreFrancesco Ferrara
SuccessoreLuigi Guglielmo Cambray-Digny

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaVIII, IX, X, XI
Gruppo
parlamentare
Sinistra storica
CollegioAlessandria (dalla VIII alla XI Legislatura),
Tortona (IX Legislatura)
Sito istituzionale

Ministro dell'interno del Regno di Sardegna
Durata mandato17 febbraio 1849 –
23 marzo 1849
Capo del governo
PredecessorePier Dionigi Pinelli
SuccessorePier Dionigi Pinelli

Durata mandato6 marzo 1854 –
15 gennaio 1858
Capo del governoCamillo Benso, conte di Cavour
PredecessoreGustavo Ponza di San Martino
SuccessoreCamillo Benso, conte di Cavour

Durata mandato19 luglio 1859 –
21 gennaio 1860
Capo del governoAlfonso La Marmora
PredecessoreCamillo Benso, conte di Cavour
SuccessoreCamillo Benso, conte di Cavour

Ministro di grazia e giustizia e affari ecclesiastici del Regno di Sardegna
Durata mandato16 dicembre 1848 –
17 febbraio 1849
Capo del governoVincenzo Gioberti
PredecessoreFelice Merlo
SuccessoreRiccardo Sineo

Durata mandato27 ottobre 1853 –
luglio 1855
Capo del governoCamillo Benso, conte di Cavour
PredecessoreCarlo Bon Compagni di Mombello
SuccessoreGiovanni de Foresta

Ministro della pubblica istruzione del Regno di Sardegna
Durata mandato27 luglio 1848 –
4 agosto 1848
Capo del governoGabrio Casati
PredecessoreCarlo Bon Compagni di Mombello
SuccessoreVincenzo Gioberti

Deputato del Regno di Sardegna
LegislaturaI, II, III, IV, V, VI, VII
Gruppo
parlamentare
Sinistra storica
CollegioAlessandria I (dalla I alla VII Legislatura),
Bioglio (II Legislatura)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoSinistra storica
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessionePolitico
FirmaFirma di Urbano Rattazzi

Urbano Pio Francesco Giacomo Rattazzi (Alessandria, 30 giugno 1808Frosinone, 5 giugno 1873) è stato un politico italiano.

Esponente di spicco e successivamente capo dell'ala democratica (Sinistra storica) del Parlamento Subalpino e, successivamente, italiano, ricoprì numerosi incarichi ministeriali tra il 1848 e il 1849 nel Governo Casati, nel Governo Gioberti e nel Governo Chiodo. Passato all'opposizione, nel 1852 strinse un patto politico (Connubio) con l'ala moderata della Destra storica, guidata da Cavour, che permise a questi di divenire primo ministro, e a Rattazzi di assumere lo scranno prima di Presidente della Camera dei deputati, e poi la carica di ministro della giustizia e dell'interno.

Dopo la rottura con Cavour, Rattazzi si accostò sempre più a Vittorio Emanuele II, divenendo un suo uomo di fiducia, e contrapponendosi in tal modo alla politica del conte. Scomparso Cavour e salito al potere Bettino Ricasoli, nel 1862 Rattazzi riuscì a sostituirlo e a divenire Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia, ma la sua esperienza governativa si concluse brevemente dopo la Giornata d'Aspromonte, la quale, mal gestita, portò alle sue dimissioni. Ritornato al governo nel 1867, sempre succedendo a Ricasoli, Rattazzi cadde nuovamente dopo una breve permanenza al governo del Paese sempre per non aver saputo gestire la Questione romana, i cui esiti disastrosi porteranno alla Battaglia di Mentana. Questa disfatta segnerà le sue ennesime dimissioni e il ritiro definitivo dalla scena politica.


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